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  • Giulia e Alex hanno finalmente coronato il loro sogno d’amore e le mille peripezie affrontate per riuscire a stare insieme fanno ormai parte di un ricordo lontano. Sono passati i tempi delle fantasie  romantiche quando il desiderio più ambito coincideva con un semplice bacio, ora ciò che conta per entrambi riguarda quasi esclusivamente la sfera pratica della vita matrimoniale e riuscire a trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia o dimostrarsi in grado di far crescere la piccola Anna nella maniera più serena possibile sono lo scopo primario che i due si prefiggono ogni mattino nell’affrontare un nuovo giorno insieme. Purtroppo la realtà non è come la immaginavano e la poca confidenza con una città fredda e impersonale come Milano, ancora per lo più sconosciuta ad entrambi, e la precarietà di certe condizioni dovuta all’incombenza di molti impegni inderogabili, non li aiuta ad avere un percorso lineare e agevole come qualsiasi altra coppia nella medesima situazione.Ma Giulia e Alex, al contrario di altri comuni innamorati, sanno di poter contare su un amore solido e già fortemente messo a dura prova, tanto da non temer alcun agguato e sentirsi invulnerabili anche di fronte alla prova più ardua da superare. Ma sarà davvero così?
  • Ogni poesia è anche un dialogo con la parte nascosa, segreta di se stessi. Possiamo definire questa antologia un diario di viaggio scritto da 10 autori, ognuno con delle particolarità diverse, ma ben definite, una miscela di vite che si rispecchiano nelle vite di ogni lettore. Il bello di una raccolta poetica  a più mani: la condivisione a tutto tondo sia in stile che in modo di “essere”. La personalità e la vera essenza di ogni autore che emanano profumo di vite intense, che vogliono lasciare incise sulla carta e nel cuore di chi li legge un messaggio, e i messaggi della poesia sono a libera interpretazione per ogni lettore, in base alle emozioni che prova. Nelle poesie c’è spesso l’avventura della memoria. Se essa non può certo cambiare il mondo, può tuttavia spingere l’uomo a ritrovare il senso di sé, può indurlo a momenti di meditazione e di riflessione sulla realtà autentica di sé e del proprio rapporto con gli altri.
  • Nasce dall’idea e dalla grande voglia di raccontare e far conoscere belle storie che altrimenti sarebbero rimaste nell’anonimato e nel silenzio chiuse in un cassetto. Lo stile di scrittura trasporta il lettore nei racconti come fossero fotografie stampate a colori di momenti di vita vissuta.Come un vagabondo che gira il mondo l’autore nella sua sacca non porta solo cibo e nutrimenti per sé ma emozioni sempre verdi per i lettori che lo sceglieranno.
  • Dall’atmosfera solare e salmastra di Napoli ai paesaggi montani del Trentino: questo il percorso geografico nel quale si snodano gli avvenimenti di Tante piccole bugie. Anna e Fara, amiche per la pelle dai banchi del liceo, appena finita l’università vengono contattate da un’azienda di Renon. Abbandonano così le sicurezze e gli affetti familiari per trasferirsi al nord. Il loro ingresso nel mondo del lavoro e nel nuovo paese è accompagnato dall’inevitabile bagaglio di speranze e di incertezze, di esperienze e di incontri, che la vita porta con sé. Come riconoscere, allora, gli amici dai nemici? I sentimenti veri e quelli fasulli? Potrà la verità prevalere sulla menzogna, sulle tante piccole e grandi bugie disseminate ora in buona ora in cattiva fede? Un’inspiegabile sparizione tingerà di giallo e di mistero la trama, rivelando infine, in maniera inequivocabile, la linea sottile, ma netta, che divide l’essere dall’apparire. Occorrerà un animo davvero coraggioso e tenace per combattere contro la falsità e la corruzione, per fare luce su una realtà marcia e spietata.
  • Miriam, ventisei anni, definita dai suoi amici “ragazza empatica”, soffre di una rarissima forma di filofobia, paura d’amare, che le impedisce di legarsi sentimentalmente e di instaurare relazioni durature. Studia per diventare sceneggiatrice e, per ironia della sorte, lavora da stagista come wedding planner. Convocata in uno studio notarile a Capalbio, scopre che la sua paura d’amare ha radici ben più profonde. Quello che Miriam ignora, è un passato che le è stato taciuto per amore, che le appartiene e che straordinariamente, avrà modo di conoscere. Un’eredità, un incontro inaspettato, una diagnosi che chiama in causa il cuore mettendolo alla prova, un destino beffardo che unisce e divide, il coraggio di vincere la paura e di tramutarla in forza, la bellezza di un gesto d’amore. Si può amare così tanto qualcuno da impedirgli di morire? Miriam scoprirà la verità solo quando imparerà a vedere col cuore, solo così riconoscerà il suo miracolo. Ovunque andrai, un romanzo sull’arrendersi all’amore. Chi ama vince sempre.
  • Secondo secolo dopo il duemila. L’archeologia, la medicina genetica, i viaggi nello spazio, sono stati banditi, così come altre scienze. I ribelli combattono contro il regime religioso integralista che comanda in tutta l’Europa e l’Africa, per riportare la società alla verità scientifica perduta e alla democrazia. Un misterioso individuo segue gli eventi chiedendosi dove ha sbagliato e fin quanto intervenire, narrando storie di epoche lontane. Dal futuro ad un lontano passato dimenticato, fino all’origine dell’uomo. Dai miti di Atlantide, Hy Brazil, Mu. Attraverso Giordano Bruno, il colonnello Churchward, i Sumeri ed il Concilio di Nicea. Un mistero celato nel nostro DNA e da alcuni passi della genesi biblica.
  • Aspettandoti è una raccolta di opere di genere diverso tra esse ma con un filo conduttore fatto di emozioni che l’autrice tesse e dona al lettore in un insieme di immagini evocative e sempre dinamiche. Aforismi, poesie e brevi racconti danzano tra le pagine come mani che sanno accarezzare. Questo libro potrebbe essere anche aperto, sfogliato e letto a caso perché sicuramente la lettura andrebbe a dissetare l’anima di ogni lettore.
  • Quella casa nel vento è una storia d’amore ed emigrazione tra Italia e Argentina, in pochi giorni una nuova vita, il vero amore per due anime perdute. Un romanzo denso di emozioni che trasporterà il lettore in un viaggio dell’anima.
  • “Questo libro non appartiene a Luca Salini poiché appartiene alla collettività a cui Luca Salini appartiene, vale a dire Bisenti. È un libro per gli altri. Ma ora finalmente capisco come mai ho citato Melville e Boine: verosimilmente nessuno dei due avrebbe mai pensato di finire a Bisenti, sicché inconsciamente devo aver trovato irresistibile la tentazione di essere il primo a condurveli” Dalla prefazione di Simone Gambacorta
  • Dopo alcuni anni, vengono ripubblicate le prime poesie di Giovanni Foresta, riunite nel 2013 in “Eco di un percorso”. Quando si dà vita a un’attività così delicata, ci si pongono tantissime domande: quanta fedeltà mantenere con la prima edizione, quante modifiche, quali e quante aggiunte e così via… La risposta a tali quesiti è stata semplice: abbiamo cercato di mantenere inalterata la trama originale della silloge, apportando soltanto alla fine del testo un’aggiunta di tre poesie e di tre pensieri racchiusi in altrettante immagini. Utilizzando questo criterio, ci è sembrato coerente lasciare inalterato il carattere tipografico, la prefazione e persino la foto dell’autore, aggiornandone soltanto la biografia. Questo per permettere all’attento lettore di ricostruire il percorso (e il suo eco, ci verrebbe da aggiungere con un sorriso…) di Giovanni Foresta nella sua interezza e anche nella sua genuinità. Un percorso che è cominciato, per l’appunto, con questa silloge e di cui “Il cielo sulle spalle” (Edizioni IlViandante, 2015) è la naturale prosecuzione. Essendo oggi giunti alla terza pubblicazione di Foresta (vedasi “La filosofia del volto” con Arianna Fermani – Chiaredizioni 2017), si è voluto, pertanto, fornire uno strumento di ricostruzione del pensiero e della poetica dell’autore, donando un tassello fondamentale al lettore che, ne siamo certi, lo apprezzerà come merita.
  • Voglio essere Eccezione è un diario intimo, nel quale la poetessa, teatina d’adozione, vive il tempo della vita attraverso la capacità di dire le emozioni che si fanno verso, parola poetica, lirica, attingendo ai temi ormai noti al pubblico ed agli estimatori della scrittura di Filomena Grasso. Una scrittura che sovente diviene metascrittura, come si addice ad una giovane scrittrice, una riflessione sul perché della scrittura, sul suo fondamento.
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    ...egli si trova tra due mondi, il presente di una piccola realtà piemontese fatta di famiglia, società e l’immaginario dei racconti che spesso aiutano a scoprire verità, ma anche a nascondersi. Etrar è il mondo raccontato, l’altra faccia di noi stessi; ospita personaggi fantastici che traggono origine da miti e leggende della nostra storia. Si racconta di maschere che influenzano la vita di 20 amici, una ribellione da se stessi, un racconto che parla al lettore di come trovare le proprie verità. Spesso basta un piccolo sussulto, un attimo, un battito di ali per cambiare. Solo, questo il nome del protagonista, scopre che è rinchiuso in una prigione, scappa, corre e si nasconde; sta per uccidersi quando trova l’amicizia di un drago. Inizia a credere che al di fuori dei propri pensieri ci sia una vita...
  • Giacomo è un giornalista che si occupa del Mistero in una piccola emittente del Torinese e un giorno ha la grande occasione di essere ospitato nel programma del momento nella rete nazionale. L’era dei talenti è il titolo e Maria Morganti, la “Giacobbo in gonnella” come viene definita la presentatrice. Magia e mistero, persone prodigiose e un susseguirsi di avvenimenti concatenati tra loro, forniranno molte risposte, ma susciteranno nuovi dubbi nelle esistenze di Giacomo e degli altri protagonisti di questo romanzo.
  • Il presente lavoro ha lo scopo di incrementare in ambito sociale le conoscenze e le informazioni relative alle patologie osteo-articolari, come l’artrosi e l’osteoporosi, malattie endemiche per quanto riguarda il tessuto osseo. La maggior parte delle persone conosce il problema solo attraverso un’esperienza personale o il racconto di un parente o un amico. Viene sottovalutato, per l’appunto, il ruolo della prevenzione mediante il trattamento posturale terapico, lo stile di vita quotidiano, dalla sfera alimentare alla condotta lavorativa fino allo svolgimento di attività motorie corrette e non fallaci. L’artrosi e l’osteoporosi, patologie trattate nel libro in questione, sono piuttosto comuni, in ambo i sessi (l’osteoporosi preferisce il sesso femminile) e in tutte le etnie; quello che è meno comune è la tipologia del trattamento di tali malattie, dalla terapia medica a quella posturoterapica. Nel compendio le due patologie che attanagliano il nostro corpo sono illustrate e messe a confronto, analizzandone analogie e differenze; dalla descrizione etimologica al racconto storico della scoperta e dei protagonisti che ne hanno delineato i primi casi, dall’eziologia alla fisiopatologia sino ad arrivare alla fisioterapia motoria per trattare e tamponare tali entità morbose, disaminando dettagli e aneddoti peculiari. Lo scopo primario è quello di maggiorare il flusso di informazioni al popolo per evitare che tali malattie possano nel corso degli anni incalzare sempre di più per via di una prevenzione assente o mal gestita.
  • La cattedrale di S. Tommaso Apostolo, la piazza antistante, sede del mercato cittadino, Corso Matteotti con i suoi palazzi più importati, il Castello con la sua monumentalità e la sua imponenza, l’Orientale, il Palazzo Farnese, la piazzetta del pesce e la Piazza Plebiscito con il fossato verso il nord, racchiudono come in un abbraccio, nel loro insieme, la realtà del quartiere storico originale della Città di Ortona. All’interno di questo “abbraccio” permanevano tracce significative che avevano formato le abitudini e i costumi caratteristici locali. In questo ambito hanno trovato spazio senza interferire negativamente, ma integrandosi fra di loro in modo emblematico, le attività storiche della Città di Ortona. Quando si percorre la Via dei Pescatori, chi è capace di lasciarsi andare alla sensibilità, sente ancora le tipiche frasi dei pescatori, il loro vociare forte e diretto, che rimaneva lontano ed avulso dalla signorilità di chi abitava sul Corso Matteotti o sulla Piazza. C’era nel quartiere una realtà urbanistica dei naviganti, dove le loro famiglie, guardando l’orizzonte mutevole dall’Orientale, potevano vedere la lontananza dei loro cari. La forte presenza della realtà contadina si era ricavata il suo spazio funzionale, le loro case tipiche avevano negli ingressi il posto dove commerciare giornalmente i prodotti della terra, le bottigliette con il vino appese all’esterno erano un richiamo esplicito. Anche i commercianti avevano la loro rilevante e significativa presenza che da Palazzo Farnese a Piazza Plebiscito custodivano il margine sud del quartiere. Gli artigiani con le loro attività rappresentavano una forza vitale, la maestria incontestata di personaggi notati di evidenti capacità ha formato generazioni di professionisti. Gli artisti poi, avevano una presenza diffusa e significativa con una funzione di collante dell’intero Quartiere che viveva intorno e della presenza forte e unica della Cattedrale di S. Tommaso Apostolo. La sfortuna volle che il fronte bellico con la sua mortale distruzione soffermò il suo alito su quella delicata ma indimenticata realtà. Maledetta Guerra!

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