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  • Giulia e Alex hanno finalmente coronato il loro sogno d’amore e le mille peripezie affrontate per riuscire a stare insieme fanno ormai parte di un ricordo lontano. Sono passati i tempi delle fantasie  romantiche quando il desiderio più ambito coincideva con un semplice bacio, ora ciò che conta per entrambi riguarda quasi esclusivamente la sfera pratica della vita matrimoniale e riuscire a trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia o dimostrarsi in grado di far crescere la piccola Anna nella maniera più serena possibile sono lo scopo primario che i due si prefiggono ogni mattino nell’affrontare un nuovo giorno insieme. Purtroppo la realtà non è come la immaginavano e la poca confidenza con una città fredda e impersonale come Milano, ancora per lo più sconosciuta ad entrambi, e la precarietà di certe condizioni dovuta all’incombenza di molti impegni inderogabili, non li aiuta ad avere un percorso lineare e agevole come qualsiasi altra coppia nella medesima situazione.Ma Giulia e Alex, al contrario di altri comuni innamorati, sanno di poter contare su un amore solido e già fortemente messo a dura prova, tanto da non temer alcun agguato e sentirsi invulnerabili anche di fronte alla prova più ardua da superare. Ma sarà davvero così?
  • Ogni poesia è anche un dialogo con la parte nascosa, segreta di se stessi. Possiamo definire questa antologia un diario di viaggio scritto da 10 autori, ognuno con delle particolarità diverse, ma ben definite, una miscela di vite che si rispecchiano nelle vite di ogni lettore. Il bello di una raccolta poetica  a più mani: la condivisione a tutto tondo sia in stile che in modo di “essere”. La personalità e la vera essenza di ogni autore che emanano profumo di vite intense, che vogliono lasciare incise sulla carta e nel cuore di chi li legge un messaggio, e i messaggi della poesia sono a libera interpretazione per ogni lettore, in base alle emozioni che prova. Nelle poesie c’è spesso l’avventura della memoria. Se essa non può certo cambiare il mondo, può tuttavia spingere l’uomo a ritrovare il senso di sé, può indurlo a momenti di meditazione e di riflessione sulla realtà autentica di sé e del proprio rapporto con gli altri.
  • Nasce dall’idea e dalla grande voglia di raccontare e far conoscere belle storie che altrimenti sarebbero rimaste nell’anonimato e nel silenzio chiuse in un cassetto. Lo stile di scrittura trasporta il lettore nei racconti come fossero fotografie stampate a colori di momenti di vita vissuta.Come un vagabondo che gira il mondo l’autore nella sua sacca non porta solo cibo e nutrimenti per sé ma emozioni sempre verdi per i lettori che lo sceglieranno.
  • Dall’atmosfera solare e salmastra di Napoli ai paesaggi montani del Trentino: questo il percorso geografico nel quale si snodano gli avvenimenti di Tante piccole bugie. Anna e Fara, amiche per la pelle dai banchi del liceo, appena finita l’università vengono contattate da un’azienda di Renon. Abbandonano così le sicurezze e gli affetti familiari per trasferirsi al nord. Il loro ingresso nel mondo del lavoro e nel nuovo paese è accompagnato dall’inevitabile bagaglio di speranze e di incertezze, di esperienze e di incontri, che la vita porta con sé. Come riconoscere, allora, gli amici dai nemici? I sentimenti veri e quelli fasulli? Potrà la verità prevalere sulla menzogna, sulle tante piccole e grandi bugie disseminate ora in buona ora in cattiva fede? Un’inspiegabile sparizione tingerà di giallo e di mistero la trama, rivelando infine, in maniera inequivocabile, la linea sottile, ma netta, che divide l’essere dall’apparire. Occorrerà un animo davvero coraggioso e tenace per combattere contro la falsità e la corruzione, per fare luce su una realtà marcia e spietata.
  • Miriam, ventisei anni, definita dai suoi amici “ragazza empatica”, soffre di una rarissima forma di filofobia, paura d’amare, che le impedisce di legarsi sentimentalmente e di instaurare relazioni durature. Studia per diventare sceneggiatrice e, per ironia della sorte, lavora da stagista come wedding planner. Convocata in uno studio notarile a Capalbio, scopre che la sua paura d’amare ha radici ben più profonde. Quello che Miriam ignora, è un passato che le è stato taciuto per amore, che le appartiene e che straordinariamente, avrà modo di conoscere. Un’eredità, un incontro inaspettato, una diagnosi che chiama in causa il cuore mettendolo alla prova, un destino beffardo che unisce e divide, il coraggio di vincere la paura e di tramutarla in forza, la bellezza di un gesto d’amore. Si può amare così tanto qualcuno da impedirgli di morire? Miriam scoprirà la verità solo quando imparerà a vedere col cuore, solo così riconoscerà il suo miracolo. Ovunque andrai, un romanzo sull’arrendersi all’amore. Chi ama vince sempre.
  • Secondo secolo dopo il duemila. L’archeologia, la medicina genetica, i viaggi nello spazio, sono stati banditi, così come altre scienze. I ribelli combattono contro il regime religioso integralista che comanda in tutta l’Europa e l’Africa, per riportare la società alla verità scientifica perduta e alla democrazia. Un misterioso individuo segue gli eventi chiedendosi dove ha sbagliato e fin quanto intervenire, narrando storie di epoche lontane. Dal futuro ad un lontano passato dimenticato, fino all’origine dell’uomo. Dai miti di Atlantide, Hy Brazil, Mu. Attraverso Giordano Bruno, il colonnello Churchward, i Sumeri ed il Concilio di Nicea. Un mistero celato nel nostro DNA e da alcuni passi della genesi biblica.
  • Aspettandoti è una raccolta di opere di genere diverso tra esse ma con un filo conduttore fatto di emozioni che l’autrice tesse e dona al lettore in un insieme di immagini evocative e sempre dinamiche. Aforismi, poesie e brevi racconti danzano tra le pagine come mani che sanno accarezzare. Questo libro potrebbe essere anche aperto, sfogliato e letto a caso perché sicuramente la lettura andrebbe a dissetare l’anima di ogni lettore.
  • Quella casa nel vento è una storia d’amore ed emigrazione tra Italia e Argentina, in pochi giorni una nuova vita, il vero amore per due anime perdute. Un romanzo denso di emozioni che trasporterà il lettore in un viaggio dell’anima.
  • “Questo libro non appartiene a Luca Salini poiché appartiene alla collettività a cui Luca Salini appartiene, vale a dire Bisenti. È un libro per gli altri. Ma ora finalmente capisco come mai ho citato Melville e Boine: verosimilmente nessuno dei due avrebbe mai pensato di finire a Bisenti, sicché inconsciamente devo aver trovato irresistibile la tentazione di essere il primo a condurveli” Dalla prefazione di Simone Gambacorta
  • Dopo alcuni anni, vengono ripubblicate le prime poesie di Giovanni Foresta, riunite nel 2013 in “Eco di un percorso”. Quando si dà vita a un’attività così delicata, ci si pongono tantissime domande: quanta fedeltà mantenere con la prima edizione, quante modifiche, quali e quante aggiunte e così via… La risposta a tali quesiti è stata semplice: abbiamo cercato di mantenere inalterata la trama originale della silloge, apportando soltanto alla fine del testo un’aggiunta di tre poesie e di tre pensieri racchiusi in altrettante immagini. Utilizzando questo criterio, ci è sembrato coerente lasciare inalterato il carattere tipografico, la prefazione e persino la foto dell’autore, aggiornandone soltanto la biografia. Questo per permettere all’attento lettore di ricostruire il percorso (e il suo eco, ci verrebbe da aggiungere con un sorriso…) di Giovanni Foresta nella sua interezza e anche nella sua genuinità. Un percorso che è cominciato, per l’appunto, con questa silloge e di cui “Il cielo sulle spalle” (Edizioni IlViandante, 2015) è la naturale prosecuzione. Essendo oggi giunti alla terza pubblicazione di Foresta (vedasi “La filosofia del volto” con Arianna Fermani – Chiaredizioni 2017), si è voluto, pertanto, fornire uno strumento di ricostruzione del pensiero e della poetica dell’autore, donando un tassello fondamentale al lettore che, ne siamo certi, lo apprezzerà come merita.
  • Voglio essere Eccezione è un diario intimo, nel quale la poetessa, teatina d’adozione, vive il tempo della vita attraverso la capacità di dire le emozioni che si fanno verso, parola poetica, lirica, attingendo ai temi ormai noti al pubblico ed agli estimatori della scrittura di Filomena Grasso. Una scrittura che sovente diviene metascrittura, come si addice ad una giovane scrittrice, una riflessione sul perché della scrittura, sul suo fondamento.
  • X Segreto

    15,00
    ...egli si trova tra due mondi, il presente di una piccola realtà piemontese fatta di famiglia, società e l’immaginario dei racconti che spesso aiutano a scoprire verità, ma anche a nascondersi. Etrar è il mondo raccontato, l’altra faccia di noi stessi; ospita personaggi fantastici che traggono origine da miti e leggende della nostra storia. Si racconta di maschere che influenzano la vita di 20 amici, una ribellione da se stessi, un racconto che parla al lettore di come trovare le proprie verità. Spesso basta un piccolo sussulto, un attimo, un battito di ali per cambiare. Solo, questo il nome del protagonista, scopre che è rinchiuso in una prigione, scappa, corre e si nasconde; sta per uccidersi quando trova l’amicizia di un drago. Inizia a credere che al di fuori dei propri pensieri ci sia una vita...
  • Giacomo è un giornalista che si occupa del Mistero in una piccola emittente del Torinese e un giorno ha la grande occasione di essere ospitato nel programma del momento nella rete nazionale. L’era dei talenti è il titolo e Maria Morganti, la “Giacobbo in gonnella” come viene definita la presentatrice. Magia e mistero, persone prodigiose e un susseguirsi di avvenimenti concatenati tra loro, forniranno molte risposte, ma susciteranno nuovi dubbi nelle esistenze di Giacomo e degli altri protagonisti di questo romanzo.
  • Il presente lavoro ha lo scopo di incrementare in ambito sociale le conoscenze e le informazioni relative alle patologie osteo-articolari, come l’artrosi e l’osteoporosi, malattie endemiche per quanto riguarda il tessuto osseo. La maggior parte delle persone conosce il problema solo attraverso un’esperienza personale o il racconto di un parente o un amico. Viene sottovalutato, per l’appunto, il ruolo della prevenzione mediante il trattamento posturale terapico, lo stile di vita quotidiano, dalla sfera alimentare alla condotta lavorativa fino allo svolgimento di attività motorie corrette e non fallaci. L’artrosi e l’osteoporosi, patologie trattate nel libro in questione, sono piuttosto comuni, in ambo i sessi (l’osteoporosi preferisce il sesso femminile) e in tutte le etnie; quello che è meno comune è la tipologia del trattamento di tali malattie, dalla terapia medica a quella posturoterapica. Nel compendio le due patologie che attanagliano il nostro corpo sono illustrate e messe a confronto, analizzandone analogie e differenze; dalla descrizione etimologica al racconto storico della scoperta e dei protagonisti che ne hanno delineato i primi casi, dall’eziologia alla fisiopatologia sino ad arrivare alla fisioterapia motoria per trattare e tamponare tali entità morbose, disaminando dettagli e aneddoti peculiari. Lo scopo primario è quello di maggiorare il flusso di informazioni al popolo per evitare che tali malattie possano nel corso degli anni incalzare sempre di più per via di una prevenzione assente o mal gestita.
  • La cattedrale di S. Tommaso Apostolo, la piazza antistante, sede del mercato cittadino, Corso Matteotti con i suoi palazzi più importati, il Castello con la sua monumentalità e la sua imponenza, l’Orientale, il Palazzo Farnese, la piazzetta del pesce e la Piazza Plebiscito con il fossato verso il nord, racchiudono come in un abbraccio, nel loro insieme, la realtà del quartiere storico originale della Città di Ortona. All’interno di questo “abbraccio” permanevano tracce significative che avevano formato le abitudini e i costumi caratteristici locali. In questo ambito hanno trovato spazio senza interferire negativamente, ma integrandosi fra di loro in modo emblematico, le attività storiche della Città di Ortona. Quando si percorre la Via dei Pescatori, chi è capace di lasciarsi andare alla sensibilità, sente ancora le tipiche frasi dei pescatori, il loro vociare forte e diretto, che rimaneva lontano ed avulso dalla signorilità di chi abitava sul Corso Matteotti o sulla Piazza. C’era nel quartiere una realtà urbanistica dei naviganti, dove le loro famiglie, guardando l’orizzonte mutevole dall’Orientale, potevano vedere la lontananza dei loro cari. La forte presenza della realtà contadina si era ricavata il suo spazio funzionale, le loro case tipiche avevano negli ingressi il posto dove commerciare giornalmente i prodotti della terra, le bottigliette con il vino appese all’esterno erano un richiamo esplicito. Anche i commercianti avevano la loro rilevante e significativa presenza che da Palazzo Farnese a Piazza Plebiscito custodivano il margine sud del quartiere. Gli artigiani con le loro attività rappresentavano una forza vitale, la maestria incontestata di personaggi notati di evidenti capacità ha formato generazioni di professionisti. Gli artisti poi, avevano una presenza diffusa e significativa con una funzione di collante dell’intero Quartiere che viveva intorno e della presenza forte e unica della Cattedrale di S. Tommaso Apostolo. La sfortuna volle che il fronte bellico con la sua mortale distruzione soffermò il suo alito su quella delicata ma indimenticata realtà. Maledetta Guerra!
  • È “il raccolto” di un percorso tormentato e sofferto, dove la rabbia ha portato alla luce la parte interiore di me, mostrandomi l’uscita dalle tante gabbie mentali che, in alcuni casi, il passato induce a costruire per auto- difesa. Un “raccolto” su un terreno coltivato con la passione per la vita col sorriso sulle labbra, nonostante le sventure, le cadute e gli ostacoli. Un “raccolto” di: “aspiranti” poesie, dediche e riflessioni, in cui gli Angeli mi hanno fatto sentire la loro presenza nei momenti più difficili, quando stavo per mollare. E in quei momenti, in cui si ha bisogno “d’un sogno forte e grande” che restituisca la grinta per non arrenderci ad una utopica e scontata… sorte.
  • Centouno balli letterari dal sedicesimo secolo a oggi, balli famosi come il reel di Orgoglio e pregiudizio o i valzer di Anna Karenina e de Il Gattopardo, balli divertenti come I viaggi di Gulliver e Moby Dick, crudeli come La signora delle camelie, infelici come Madame Bovary e Tonio Kröger. E ancora balli appassionati, sensuali, rituali, popolari, teatrali, in versi, in maschera, balli mancati, danze macabre e demoniache, mazurche, polche, samba, tango, flamenco e paso doble, perché la fantasia degli scrittori è pari a quella dei ballerini. Un invito alla lettura e... ad alcune tra le feste più famose della letteratura. Il diritto d’autore di questo libro verrà interamente devoluto all’Associazione “Mi fido di te” che si occupa di animali in difficoltà.
  • La bambina e i samurai brasiliani: una saga migratoria presenta un resoconto in cui la famiglia dell’autrice è protagonista di numerose avventure migratorie, che hanno avuto il Brasile come destinazione. Il libro racconta la saga degli immigrati italiani e giapponesi che si sono incontrati nella città di San Paolo, le cui strade e storie si sono incrociate, svolgendosi in diverse generazioni fino all’arrivo dei nipoti dell’autrice, frutto della mescolanza di etnie e culture molto comune in Brasile. Il saggio affronta la formazione di diverse diaspore migratorie in vari momenti storici, legati alla fine del XIX secolo, a tutto il XX secolo e all’inizio del XXI secolo. Questo testo, attraverso la storia, la geografia, l’economia, la politica e il diritto, consente poi di ripercorrere la storia del Brasile e tutti i momenti cruciali che i brasiliani hanno vissuto, mostrando come una nazione che ha ricevuto molti immigrati ora è diventata un paese da cui molti partono alla ricerca di nuovi orizzonti. Mostra anche il ritardo nella mescolanza tra immigrati e brasiliani, l’importanza del matrimonio nelle famiglie degli immigrati, la difficoltà di ritornare al paese d’origine, il valore della famiglia, dell’educazione come via di crescita sociale ed economica, per non parlare dell’efficienza del Brasile nel forgiare la sua “brasilianità”. In un contesto storico più ampio, questo saggio storico-sociale tratta di un tema che coinvolge confini e Stati nazionali, le cui funzioni sono in costante cambiamento in questo mondo globalizzato. Sebbene la migrazione della popolazione su scala globale sia stata considerata una minaccia per la sicurezza degli Stati nazionali negli ultimi decenni, questo documento mostra quanto siano positivi i cambiamenti culturali, sociali ed economici derivanti dai processi migratori.
  • Purgatorio

    12,50
    La madre di tutte le opere letterarie raccontata da un giovane autore che dopo la pubblicazione de “L’Inferno di Dante per tutti” scrive la parafrasi della seconda cantica del Sommo Poeta, il Purgatorio. Un amore nato per caso quello di Alberto Molino, che mette in prosa il capolavoro di Dante permettendone una facile comprensione a studenti e appassionati che si trovano loro malgrado a fare i conti con l’antico linguaggio dell’opera, poetico e affascinante senza dubbio, ma anche ermetico e avaro nella comprensione per tutti i non addetti ai lavori. Nella traduzione letterale dell’autore è quasi come se Dante in persona cingesse il lettore accompagnandolo durante la lunga e faticosa salita nel secondo regno ultraterreno, consentendogli una facile lettura e una piena comprensione dei mirabili contenuti.
  • La morte tragica della bella modella Arianna Lazaris sembra avere un’unica soluzione: ad ucciderla non può che essere stato il fidanzato, il giovane aitante attore Amleto Costa. Ma nulla è come appare e, sfidando l’opinione pubblica e le convinzioni della Procura, in una calda estate romana, l’avvocato Paolo Bandini, sua moglie, la giornalista Marta Lei, e il detective Viktor Skanzy si mettono sulle tracce della verità. La medaglietta dell’Associazione “Mano nella mano”, una famosa canzone di Elton John che allude al Mago di Oz, altri macabri ritrovamenti e una girandola di personaggi ambigui e inquieti costituiscono gli ingredienti di una trama intrigante e sfaccettata, a cui fa da cornice la storia oscura e infelice di un grande amore incompiuto, proveniente dal passato... Attraverso un susseguirsi incalzante e avvincente di avvenimenti e di colpi di scena, “il filo di Arianna”, come nel labirinto di Minosse, si srotolerà e riannoderà i lembi delle due vicende, rivelando, oltre al vero volto dell’assassino, la complessità insondabile della psiche umana.
  • Mi basta averti accanto è la storia di Angelica, cioccolataia e pasticciera “sotto copertura” che, trasferitasi a Scanno, un paesino dell’Abruzzo dal cuore d’acqua dolce, ha aperto una cioccolateria, una Wunderkammer, “camera delle meraviglie”, dove chi entra esce con il cuore “riparato”. “Guardo fuori e vedo dentro” è ciò che vale tanto per i suoi cioccolatini quanto per le persone. Dotata di una sensibilità rara e di un’intelligenza emotiva, reduce della vita e con il cuore segnato da profonde cicatrici, ha scoperto di possedere un dono: la conoscenza del cuore. Più lei gli si concede, più il dono cresce e opera miracoli. Stefano, enologo e winemaker, arrivato lì, “per caso” saprà ben presto farsi strada nel suo cuore troppo impegnato a prendersi cura dell’altro. Che sia lui a farle cadere la copertura e a dimostrarle che il vero amore ritrova sempre la strada di casa? Mi basta averti accanto per credere che, non bisogna mai stancarsi di fare il bene perché, prima o poi, quando meno te l’aspetti trova il modo per tornare da te.
  • Farwest

    17,00
    Farwest è un resoconto di viaggio, scritto “on line” e “on the road”. È liberamente ispirato alle avventure degli innumerevoli viaggi dell’autrice. I sedici sconosciuti partecipanti condividono un tour tra i più bei parchi degli Stati Uniti, da Denver a San Francisco. La narratrice descrive l’iter turistico ma soprattutto umano giornalmente. Durante il viaggio i personaggi si confessano, si autoassolvono e si autocondannano attraverso una molteplicità di azioni e reazioni implacabilmente registrate dall’io narrante, una sorta di Grande Fratello. La convivenza forzata finisce per danneggiare irrimediabilmente i rapporti interpersonali, fino alla completa disgregazione affettiva e sociale del gruppo. Sullo sfondo, i luoghi visitati sono descritti utilizzando una guida immaginaria. Tre mesi dopo alcuni dei partecipanti si ritrovano. La narratrice a questo punto scopre come quell’esperienza sia stata per lei un viatico intimo culminato in una inaspettata e straordinaria scoperta. Come lei stessa afferma: “Dal tutto scontato ho capito che la vita è un divenire, un caos costante che alimenta di continuo, e spesso d’improvviso, l’evoluzione”. Bastano uno zaino e un passaporto, un po’ di coraggio e curiosità, per provare emozioni nuove generate dalla meraviglia nel non considerare mai, anche quando lo sembra, tutto così scontato. Per dirla con il filosofo Eraclito “tutte le cose si muovono e nessuna sta ferma e, al fluir di un fiume, due volte nello stesso fiume non potresti entrare”.
  • È la storia di una vocazione e di una missione, quella di Michele Silvestri, nato a Lama dei Peligni il 26 settembre del 1702. Cresciuto in una famiglia unita nella fede e nell’amore e in un contesto sociale in cui il suo carattere mansueto e cordiale lo aveva fatto amare da tutti, Michele si sente chiamato da Dio Padre a seguire Gesù sulle orme di San Francesco, il santo che in particolare la comunità religiosa della vicina Palena gli aveva reso familiare. [...] Anche per richiamare la forza di questo messaggio il 20 maggio 2015 ho decretato che il titolo della Parrocchia di Lama dei Peligni divenisse quello di “Gesù Bambino”, per ricordare a tutti coloro che vi si recano che l’Onnipotente ha scelto la piccolezza per rivelarsi e per donarsi a noi e che è proprio riconoscendo il niente che siamo davanti a Lui e a Lui incondizionatamente affidandoci che il miracolo della Grazia si compie nei nostri cuori. (dalla prefazione di mons. Bruno Forte)
  • Il pianeta Etrar, suddiviso in dieci Regni, è sotto il dominio dell’Imperatore Nero, che ha ucciso il legittimo Sovrano assoggettando tutti i popoli e le razze per ventisei lunghi anni. Ma Solo, insieme a un gruppo di temerari compagni, decide un giorno di dare avvio alla ribellione, per donare speranza e libertà a tutti gli abitanti di Etrar. Nel X Segreto le vicende di Solo e del X Ordine si sono fermate con la conoscenza dell’enigmatico Ergit lo Gnomo. Continua in questo secondo romanzo il viaggio del variegato gruppo per liberare i Regni e conquistare le Maschere dei Re. Indovinelli, battaglie, inganni, rivelazioni, viaggi e avventure le vite sempre più porre fine al regno di terrore e morte dell’Imperatore Nero.
  • A Climax, un piccolo paese dello stato di New York, esiste una realtà apparentemente perfetta in cui tutti si conoscono e tutti si vogliono bene, trascorrendo una vita onesta e dignitosa ma, un’improvvisa serie di eventi misteriosi quali scambi d’identità, incidenti strani, intrighi amorosi, sparizione di persone e omicidi, sconvolge la quotidianità cittadina. Trovatosi coinvolto per puro caso in una di queste situazioni, un giovane giornalista di nome Mike Molino, da poco trasferitosi in questo luogo, si improvvisa come investigatore per fare luce su questi misfatti con delle connotazioni spiccatamente noir. Le autorità locali, tramite i pochi mezzi a disposizione, conducono indagini molto superficiali e non riescono a trovare i veri responsabili. D’altra parte, Mike Molino, grazie alla sua tenacia e alla sua mente brillante, nonché alle sue doti intuitive, riesce a venire a capo dei numerosi indizi utili alla risoluzione dell’indagine. Nulla è ciò che sembra e tutto è il contrario di tutto in un posto in cui prima che arrivasse l’inaspettato, sembrava essere immune alla violenza e al crimine più efferato.
  • In questo tempo, nel quale tutto il mondo si trova in grande difficoltà per la pandemia, l’autrice ha voluto regalare ai bimbi una fiaba di speranza: “Il virus con la corona regale”. Il testo, illustrato da Antonietta Evangelista, racconta l’amicizia di Marcellino con il cagnolino martino. in sogno, i due amici incontrano il Mago Biribò. dopo un lungo viaggio con i virus buoni, arrivano in cielo, dove ritrovano i nonni felici.
  • Marino Valentini esce fuori dagli schemi usuali di saggistica e, attraverso un personalissimo approccio descrittivo, riporta la storia di Chieti analizzando taluni fatti realmente accaduti e talaltri personaggi realmente vissuti che hanno in comune la caratteristica di essere poco conosciuti ai più, se non del tutto ignoti. Cinquanta capitoli corrispondenti ad altrettanti eventi che hanno in Chieti e il suo territorio, il comune denominatore e che vengono narrati in un taglio espositivo quasi giornalistico. Le storie riportate sul libro, parafrasando un best seller, potrebbero essere idealmente rappresentate come cinquanta sfumature di teatinità, a testimonianza dell’amore per la città di Chieti, che i capitoli del volume sprigionano e che interpretano il non celato sentimento dell’autore per la sua terra.
  • Caro nonno

    13,50
    Come è mutato il rapporto tra i nonni ed i nipoti? Valgono ancora le vecchie regole che assegnavano ai nonni il compito di trasferire conoscenze, esperienze e valori oppure oggi i giovani hanno altre fonti di informazioni e dei valori sociali? E i nonni hanno solo il compito di sitting per il dopo la scuola? L’autore ha avuto un nonno che ha saputo trasferirgli molti valori, molte conoscenze ed ha avuto un rapporto positivo con lui e con gli altri nipoti. Dopo molti anni i suoi insegnamenti gli sono tornati alla mente, tutti improvvisamente, perché ora si trova a fare il nonno a tempo pieno. Da ciò nasce la necessità di riannodare i fili della sua esperienza e del suo rapporto con il nonno. Partendo dagli episodi che hanno caratterizzato il loro rapporto, basato su insegnamenti ed esempi concreti, cerca di comprendere come avere lo stesso metodo educativo verso i nipoti. La soluzione viene trovata nell’interpretare i fenomeni con la stessa chiave di lettura che aveva il nonno, non è più solo la conoscenza il fulcro del rapporto tra nonni e nipoti, ma i valori umani e sociali, da quali sembrerebbero esclusi i figli, ma, alla fine il metodo trovato gli viene suggerito proprio dai figli.
  • Un grosso libro può essere un grande malanno, lo sosteneva Callimaco , un faro di cultura, mica un coglione! Il linguaggio da caserma si potrebbe evitare? Sono un ex militare e narro storie di guerra, di ruberie e di sesso a buon mercato, che altro vi aspettavate? Invito comunque a non ritenere affidabile la narrazione storica, mentre tutti i personaggi sono inventati, anche quando abbiano nomi di donne e uomini realmente esistiti, cui ho attribuito fatti e dichiarazioni di fantasia. Ho inoltre utilizzato Mycroft Holmes, personaggio creato da Arthur Conan Doyle, pur rinunciando al fratello Sherlock, che ho torturato abbastanza nel primo romanzo. Per quanto riguarda Ravenna ringrazio Roberto Stanghellini, che mi ha concesso le immagini della sua collezione, attraverso cui ho descritto un territorio particolare, reso tale dai boschi di pino marittimo, dai numerosi canali e dalle paludi. Merrisiano Caldironi mi ha aiutato col dialetto romagnolo, Enzo Paolini, Alfredo Del Monaco e mio fratello Raimondo devo ringraziarli invece per l’editing. La grafica è di Luciano Dionisi. Tanto premesso auguro una buona lettura.
  • Gli occhi di Lisa rappresentano il punto di vista di persone comuni innamorate della lettura e appassionate della scrittura che hanno deciso di sperimentare le proprie capacità narrative attraverso un percorso di studio delle tecniche e delle regole che sono alla base della creazione di un racconto. Facendo riferimento prevalentemente alla percezione di ciò che ci accade intorno e alla differenza semantica tra le parole sentire e ascoltare, vedere e guardare, è possibile dare un significato diverso ad azioni e suoni, producendo contesti e mondi all’interno dei quali la fantasia può trovare una nuova dimensione in cui tramutarsi in lettera, per generare vibrazioni che corrono sul filo delle parole. Cinque autori di età ed esperienze di vita differenti, offrono al lettore la possibilità di affacciarsi sui mondi possibili che nascono e vivono intorno al personaggio “Lisa”. Un viaggio nel fantastico che, tuttavia, oltre a divertire offre ottimi spunti di riflessione sui vari aspetti della vita nei quali ognuno di noi può ritrovarsi. Fabio Di Cocco
  • Area est di Milano, notte di Natale del 1998. Un attentato dinamitardo coinvolge la guardia giurata ventisettenne Rocco Sparàno, privandolo di un occhio e dell’uso parziale della gamba. A collocare l’ordigno è stato Carlo Valmandra Bolognesi, giovane studente universitario appartenente ad una ricca famiglia borghese e militante in un gruppo anarco-insurrezionalista. Si srotolano da questo momento, e per quasi un ventennio, le vicende in parallelo dei due protagonisti, dando luogo ad un confronto serrato, sebbene diseguale, con gli acuminati frammenti dell’esistenza. Sandro Galantini, al suo esordio come romanziere, pone il suo sguardo lenticolare sulle connotazioni psicologiche dei due, per taluni aspetti affini, denudandone con grande efficacia, grazie ad una scrittura assai elaborata per quanto scorrevole, gli strati più friabili ed indugiando sui tanti ed obliqui livelli della loro personalità. Rocco arriverà a scoprire l’autore dell’attentato che gli ha ipotecato la vita? E Carlo, che con la sua vittima pure condivide tormenti e graffianti ripiegamenti interiori nel contrappunto tra passato e presente, troverà mai quella metà dove giace il suo cuore? Vi sarà, insomma, la possibilità che i conti vengano in qualche modo pareggiati? Ha assenze la notte è un avvincente taccuino di viaggio: quello di esistenze in bilico tra tenebre e luce mentre il tempo, con i suoi grumi di memorie, non è che un ostinato assedio di ferite d’anima e di sottrazioni.
  • Giorgio il cavaliere e il drago Sputafuoco è stato scritto nell’aprile del 2020 in occasione dell’onomastico del piccolo Giorgio, con il desiderio di rendere“ normale e speciale” una giornata come tante in un mondo immobilizzato dalla pandemia. Regalare ai nostri bambini “ momenti di normalità” di fronte alle difficoltà della vita è una sfida quotidiana a cui non dovremmo mai sottrarci come genitori, educatori e figure di riferimento. Donate momenti di presenza e leggerezza ai vostri bambini e loro ne daranno a voi. Questo libro racconta la storia di un drago arrabbiato e di un bambino coraggioso e sensibile, che sa andare oltre le apparenze, per arrivare dritto al cuore. Questa storia, tuttavia, non parla solo ai bambini, ma si rivolge anche agli adulti che vogliono regalarsi la possibilità di riscoprire un mondo fantastico, fatto di bellezza e semplicità, che nutre e arricchisce gli animi.
  • Divertimento, ironia, ma anche stupore e commozione in questa raccolta di filastrocche e componimenti per ragazze e ragazzi. Il tutto sotto il segno della pura fantasia. Non son poesie... e saprete il perché.
  • Cartoline dai Borghi della Lettura è l’insieme di persone, piazzette, monumenti, biblioteche, panchine letterarie e tanto altro, espressione di un circuito presente da Nord a Sud dell’Italia. I luoghi che hanno un forte legame con la lettura possono esercitare una forte attrattiva. La lunga lista di Cartoline è la sintesi di una realtà associativa che ha fatto del libro un volano in chiave turistica.
  • (a cura di) Giuseppina Fazio - Nicoletta Fazio con un racconto inedito di Rolando D’Alonzo Più volte si è cantato il requiem aeternam per il racconto, genere che nell’editoria soffre una certa, neppure malcelata, disapprovazione. Eppure, sebbene surclassato dal romanzo, po- trebbe vivere – e non mal vivere – una stagione di rifioritura. Ne sono testimoni i testi che danno corpo a questa raccolta, selezionati nell’ambito della terza edizione del Premio Letterario Internazionale “Scribo”, cornice e luogo d’incontro di una cerchia di storie e di autori. Un’antologia tessuta da molte mani è sempre una scommessa, un andare oltre la compattezza rassicu- rante del nome singolo in copertina, un protendersi verso un polimorfismo di vicende e di stili, di anime e di ragioni – molteplici e talora insondabili – della scrittura. Oltre l’azzurro, troverete cieli di metallo e, al di là delle nubi più fitte, scoverete lembi di terra o isole nel mare. La traversata che state per affrontare avrà ritmi inconsueti, sicché sarete sospinti da fiati asciutti o epigrammatici oppure da fraseggi fitti di volute: in ogni caso, ascolterete voci senza contraffazioni, mescidate insieme a quel grande racconto che è la vita.
  • La missione di questo libro è far conoscere in Abruzzo gli abruzzesi che hanno avuto successo all’estero e comprende interventi di Giovanna Di Lello, Direttrice del John Fante Festival, insegnante e giornalista; Laura Di Russo, giornalista, responsabile Ufficio Emigrazione Regione Abruzzo; e Giovanna Frastalli, sociologa e operatrice culturale. I sottotitoli di questo terzo volume potrebbero essere: “Far conoscere gli abruzzesi all’estero in Abruzzo” e “Come avere successo all’estero”. Infatti il libro presenta 58 personaggi che sono partiti da 36 paesi dell’Abruzzo, diretti in 12 nazioni diverse, dove hanno ottenuto successo. Tutti questi personaggi sono stati presentati in precedenza nella rubrica domenicale de “Il Messaggero” (dorso Abruzzo). Mentre in passato l’;Abruzzo esportava manodopera, oggi esporta talenti in tutti i settori. Nel libro si trovano molti esempi da seguire per avviarsi verso una buona carriera e dovrebbe essere una lettura prioritaria per i giovani.
  • Ad Enrico, allenatore 45enne ed ex giocatore professionista di calcio, viene affidata una squadra di ragazzi di un quartiere malfamato di Roma. A tutto pensava, quando accettò l’incarico, tranne che al posto di normali adolescenti, si sarebbe trovato di fronte a giovani per lo più dediti ai furti e allo spaccio. Quindi lottare, o mollare ancor prima di cominciare, come ha sempre fatto nella sua vita? La scelta sembrerebbe ovvia. Ma tra quei giovani c’è un ragazzo che gli ricorda tanto qualcuno. E così accetta la sfida, provando a fare l’impossibile, perché il possibile, da quelle parti, non é mai bastato. Il quinto punto è un romanzo che parla di opportunità, della percezione del mondo come possibilità e non come imposizione. E, certamente, di motivazioni profonde che risiedono in ogni essere umano, a dispetto della forma. Ma parla anche e soprattutto di un uomo che, cercando di salvare gli altri, proverà a salvare se stesso.
  • Il protagonista di questo libro è un piccolo borgo, Bisenti, teatro dell’infanzia e della prima gioventù, cui l’autore si riavvicina nella tarda maturità. Uomini e donne semplici, ricchi di spiritualità ed autenticità, si avvicendano attraverso l’intercalare delle stagioni. Scorrono le stagioni metereologiche e con esse le stagioni della vita, portandosi dietro gioie e dolori, amori felici e amori disperati, tradizioni popolari e tradizioni famigliari, gioventù e vecchiaia, nel silenzio o nel clamore di un tempo che inesorabilmente trascorre, scrivendo indelebilmente la storia di ognuno. Impressi nelle pagine resteranno vive storie, tradizioni e personaggi, altrimenti offuscati dalla lotta quotidiana alla sopravvivenza.
  • prefazione di don Luigi Ciotti Affiancare il senso alla misura è un’operazione perfetta se l’intermediario tra i due termini è il denaro. Se il denaro è ormai la misura di tutte le cose, il fine della nostra esistenza, esso è in grado di dare, purtroppo, anche un senso alla nostra vita: tutto è orientato verso di sé. E incentra- re la vita sul denaro significa rifiutare la moderazione, che non è altro che il rigetto della misura, con uno slittamento del senso negli eccessi.
  • Testi Michele Di Conzo Illustrazioni Guen Ravazzoni Interviste Dario Maggipinto

    ho dei sogni non so come realizzarli ma se mi guardo indietro credo sia già un buon punto di partenza

  • L’autrice, nei 33 versi che contraddistinguono la silloge Verso la luce, interpreta il proprio ego, cerca di conoscerlo, affronta il dilemma tra l’essere davvero ciò che si è e l’apparire come la società ci vuole. Non è un viaggio concluso, il suo. E ci invita a farlo insieme a lei perché anche la verità rientra nella luce: ciò che sembra vero potrebbe non esserlo e la luce aiuta a fare chiarezza. La luce rappresenta anche la forza. Il dramma della lotta interiore, e a volte contro i propri fantasmi del passato, viene spazzato via dalla sensibile forza mentale della Bucci. Quindi il titolo del libro è una poliedricità di significati che il lettore scopre man mano e che portano a comprendere sia il passato che il presente del tragitto che condurrà la poetessa verso una nuova rinascita. E, passo dopo passo, verso dopo verso, ci invita a rinascere assieme a lei.
  • “Sherlock e Gabriele” mi era piaciuto (come ogni scarrafone ...), ma non pensavo ad un seguito. Il Mar. Luigi Bargelletti dei RRCC aspettava però, nei recessi della mia coscienza, indomito lottando contro il crimine; poi sono venute in suo aiuto tre Regie G.d.F. Disponevo così di quattro militari, per affrontare la I G.m., pochi, per contrastare il malaffare. Le Regie sono state indisciplinate, perchè, dopo essere trasut e’sicc, come militari, se’s’ò mis e’chiatt’, come investigatori, indagando su fatti di corruzione paradossali, seppur reali, come il commercio delle ossa dei caduti, utilizzate per farne concime, ma sempre attuali. Avevano seguito d’Annunzio a Fiume, da Arditi, ma, dopo quella parentesi entusiasmante, si sarebbero trovati a dover tornare nei ranghi, seppur non alla fame, come accadde ad altri reduci, che indossarono la “camicia sordida” pur di sbarcare il lunario. Grazie al Comandante iniziano invece una nuova vita, pur in tempi difficili che vado a narrarvi.
  • Lamerica

    14,00
    Dall’Unità d’Italia fino agli anni 20 del secolo scorso, vi è stata una forte emigrazione italiana verso le Americhe, l’Australia ed alcuni Paesi Europei. Dei trenta milioni dei migranti, un terzo circa, é tornato in Italia, per nostalgia, per fallimento, per difficoltà di integrazione, per aver accumulato una modesta ricchezza. Ad emigrare furono soprattutto i mezzadri ed i minatori per fuggire da una condizione di miseria. Ma nei nuovi Paesi non sempre trovarono condizioni favorevoli e non tutti riuscirono a migliorare le loro condizioni di vita. Questo romanzo racconta delle vicende di due ragazzi, mezzadri marchigiani, che, emigrando negli USA, hanno incontrato molte difficoltà, fino a dover tornare in Italia, e del ruolo della loro madre, vero leader della famiglia, perennemente impegnata a ricercare un diverso destino per i figli, che li affrancasse dalla mezzadria. Alla fine anche il suo ruolo di “ Vergara” viene messo in discussione dal determinarsi degli eventi.

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