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  • É bello sapere che esistono due Abruzzo: quello in Italia e quello sparso nel resto del mondo. Il primo lo conosciamo bene perché é sempre davanti ai nostri occhi, con le sue enormi montagne, ampie spiagge, immensi parchi naturali, paesi e borghi pieni di arte, centri turistici ed eno-gastronomici, oltre che sede di una fauna eccezionale. Il secondo Abruzzo non lo vediamo ma é popolato da tanti abruzzesi quanti ce ne sono in Abruzzo, perché sparsi in tutti i paesi del mondo. Si tratta di affascinanti abruzzesi alcuni dei quali tornano in Abruzzo ogni domenica nelle pagine de Il Messaggero, poi raccolti in un volume come questo che state leggendo. Questo é un libro che vi affascinerá, non importa quale sia la pagina che avete aperto, perché lo si puó leggere anche a partire dalla fine, e si vorrebbe che l'elenco dei personaggi descritti non finisse mai.
  • Senza più soldi e con la prospettiva di un’occupazione qualsiasi, Fabio del Colletto, già cronista di nera in un quotidiano fiorentino, decide di raccontare in un libro i retroscena di una storia nella quale sangue e politica si sono mischiati. Mentre scrive, però, Fabio viene a trovarsi senza lavoro, senza un soldo e con davanti a sé, come unica prospettiva per tirare avanti, quella di mettersi a vendere piccoli spazi pubblicitari su di un giornaletto di annunci economici. La sua vita è a un bivio, da una parte quello che ama, dall’altra la fine dei sogni e l’ammissione che avevano ragione i suoi genitori quando gli ripetevano che la vita è una croce da portare con rassegnazione. Prima di arrendersi, capisce di avere un’unica possibilità: pubblicare il libro con la storia di cui è stato testimone e attore, ma non sarà così semplice... La posta in gioco è troppo alta.
  • I meccanismi “crisi/risanamento” del sistema bancario italiano dall’800 ad oggi analizzati in chiave storica, tra similitudini, drammi sociali ed il sacrificio programmato – spesso attuato con la guerra – dei cittadini e del tessuto produttivo del paese in favore di grandi gruppi sovranazionali. Perché lo Stato salva le banche in crisi? e perché queste vanno in crisi così spesso? Perché siamo noi che andiamo a prendere i migranti in mare aperto? Ed infine, perché scoppiano le guerre? Crisi finanziarie globali, guerra ed immigrazione appaiono parte di un ciclo entropico, apparentemente ineludibile, alimentato dal sottile filo dell’informazione che diventa strumento nelle mani di chi controlla i bisogni individuali, i comportamenti politici, le scelte degli Stati.  
  • Io e Simone

    17,00
    Sono diventato padre per caso. Il caso è sempre il momento giusto. Questo libro è nato così: ho cercato di spiegare le cose che mi sono successe in quest’ultimo anno e mezzo; ciò che stava succedendo alla mia vita si è tramutato in pensiero e scrittura. È una sorta di zibaldone, di diario, dove ho cercato, momento dopo momento, di comprendere il perché stringessi tra le braccia un essere minuscolo la cui vita dipendeva e dipende esclusivamente da me e sua madre. Non so se l’ho capito, secondo me non si capisce mai ma, di certo – in questo anno e mezzo – è cresciuta l’attesa, è cresciuto nostro figlio e sono cresciuto io. Per caso.
  • Nicolò Manni è uno scrittore di successo lontano da anni dalle luci della ribalta. La sua carriera è ormai in declino, soffre d’insonnia ed è tormentato dai sensi di colpa a causa del suicidio del suo migliore amico. Passa le sue giornate fumando erba e girovagando per la città in attesa di una notte che non sembra arrivare mai. Una serie di incontri surreali e alcune pessime scelte porteranno Nicolò a sprofondare nei cunicoli più bui delle sue paure e del suo dolore, aggravando in maniera irreversibile la sua condizione, tanto da arrivare a rischiare la vita in più occasioni. Per salvare la pelle sarà costretto a rivedere le proprie scelte e a tradire nuovamente sé stesso e la promessa fatta al suo migliore amico…
  • Farwest

    17,00
    Farwest è un resoconto di viaggio, scritto “on line” e “on the road”. È liberamente ispirato alle avventure degli innumerevoli viaggi dell’autrice. I sedici sconosciuti partecipanti condividono un tour tra i più bei parchi degli Stati Uniti, da Denver a San Francisco. La narratrice descrive l’iter turistico ma soprattutto umano giornalmente. Durante il viaggio i personaggi si confessano, si autoassolvono e si autocondannano attraverso una molteplicità di azioni e reazioni implacabilmente registrate dall’io narrante, una sorta di Grande Fratello. La convivenza forzata finisce per danneggiare irrimediabilmente i rapporti interpersonali, fino alla completa disgregazione affettiva e sociale del gruppo. Sullo sfondo, i luoghi visitati sono descritti utilizzando una guida immaginaria. Tre mesi dopo alcuni dei partecipanti si ritrovano. La narratrice a questo punto scopre come quell’esperienza sia stata per lei un viatico intimo culminato in una inaspettata e straordinaria scoperta. Come lei stessa afferma: “Dal tutto scontato ho capito che la vita è un divenire, un caos costante che alimenta di continuo, e spesso d’improvviso, l’evoluzione”. Bastano uno zaino e un passaporto, un po’ di coraggio e curiosità, per provare emozioni nuove generate dalla meraviglia nel non considerare mai, anche quando lo sembra, tutto così scontato. Per dirla con il filosofo Eraclito “tutte le cose si muovono e nessuna sta ferma e, al fluir di un fiume, due volte nello stesso fiume non potresti entrare”.
  • La morte tragica della bella modella Arianna Lazaris sembra avere un’unica soluzione: ad ucciderla non può che essere stato il fidanzato, il giovane aitante attore Amleto Costa. Ma nulla è come appare e, sfidando l’opinione pubblica e le convinzioni della Procura, in una calda estate romana, l’avvocato Paolo Bandini, sua moglie, la giornalista Marta Lei, e il detective Viktor Skanzy si mettono sulle tracce della verità. La medaglietta dell’Associazione “Mano nella mano”, una famosa canzone di Elton John che allude al Mago di Oz, altri macabri ritrovamenti e una girandola di personaggi ambigui e inquieti costituiscono gli ingredienti di una trama intrigante e sfaccettata, a cui fa da cornice la storia oscura e infelice di un grande amore incompiuto, proveniente dal passato... Attraverso un susseguirsi incalzante e avvincente di avvenimenti e di colpi di scena, “il filo di Arianna”, come nel labirinto di Minosse, si srotolerà e riannoderà i lembi delle due vicende, rivelando, oltre al vero volto dell’assassino, la complessità insondabile della psiche umana.
  • Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, torna l’antologia della poesia edizione 2019, fortemente voluta dall’editore, che ringrazio per avermi nuovamente affidato la cura di questo volume. La ricerca poetica si fa pellegrinaggio tra gli attimi ed i frammenti, fra i momenti e gli spazi, per una delicata concezione del tempo che diviene a volte circolare, a volte malinconica, nella consapevolezza che tempus fugit e che la vita abbia bisogno di momenti iniziatici, di viaggi, più nei reconditi angoli della coscienza che in luoghi turistici o cantucci geografici, quasi un perdersi per ritrovarsi, un estraniarsi per ritrovare il senso del cammino, che si fa attimo, secondo, sogno, finanche rinuncia. La lettura del testo poetico va intesa e sollecitata, allora, come emozione immediata e bisogno-piacere inesauribile, nel superamento della tradizionale esperienza del lettore catturato dal testo, con l’auspicio di una figura di lettore partecipe-cooperante, del lettore-attore e, alla luce delle più recenti acquisizioni ermeneutiche, del lettore-autore.Come è stato giustamente detto “la poesia è essenziale alla vita. Nessuno ne può fare a meno, nessuno può disconoscere la sua importanza. Guardare il mondo senza un briciolo di poesia, senza un pizzico di meraviglia, è fare di esso un luogo occasionale e inanimato”. Alla poesia, si chiede intimità, serenità, pace, tranquillità; in un’epoca impregnata di così profonde lacerazioni, di così terribili scissioni, di così tremende frantumazioni, la poesia fa da tramite per la ricostruzione, ontologica e morale, di questi nostri tempi così travagliati e questa antologia si muove in questa direzione. (Dalla prefazione di Massimo Pasqualone)
  • Una ricerca approfondita sull’Abruzzo e sui suoi abitanti, che ci porterà a scoprire come tra i corregionali negli U.S.A. esiste un vero feeling con l’attività legata al mondo del cinema e della televisione. Le storie raccolte raccontano di una comunità che ha saputo trasformare il proprio talento in successo, legando il proprio nome alla grande storia di questo immaginario chiamato Hollywood. Storie reali che sembrano frutto di copioni cinematografici. Data di pubblicazione: 1 luglio 2023. Se acquisti il libro prima di questa data effettui un pre-ordine. La spedizione sarà processata subito dopo la data di pubblicazione.
  • Luglio 1943. Un’ombra nera aleggia e scivola per le stradine del paese. Tra matrimoni mancati, preti irosi, medici condotti spediti al fronte si giunge al famoso 8 settembre. La notte in cui i tedeschi giungono in paese da invasori e non più da alleati, una fragile e indifesa vecchina viene uccisa. Sembra il delitto compiuto da un ladro occasionale, ma la vecchina non era né fragile, né indifesa. Custodiva importanti segreti a cui tutti i personaggi del romanzo danno la caccia. Solo uno, però, riuscirà a capire l’arcano.
  • prefazione di don Luigi Ciotti Affiancare il senso alla misura è un’operazione perfetta se l’intermediario tra i due termini è il denaro. Se il denaro è ormai la misura di tutte le cose, il fine della nostra esistenza, esso è in grado di dare, purtroppo, anche un senso alla nostra vita: tutto è orientato verso di sé. E incentra- re la vita sul denaro significa rifiutare la moderazione, che non è altro che il rigetto della misura, con uno slittamento del senso negli eccessi.
  • Arrivati all’altezza del Silven Light Bridge, nel breve tratto in cui i convogli del metrò riemergono sopra il suolo, mi incantai a vedere la città nuda che era la scenografia della mia vita. Migliaia di luci accese, le insegne scintillanti, le vetrate degli uffici ancora pieni di gente, i cantieri con le gru che gareggiavano in altezza coi grattacieli pazzi di vita... Eppure, tutte queste cose insieme non riuscivano a scalfire il fascino sordido di una città che non mostrava la sua vera anima, che affogava nei colori e annegava in una esibita sazietà la sua oscura disperazione. “Chissà”, pensavo, “cosa sta accadendo in questo preciso momento all’interno di quelle mura o al buio dei cortili, nei mille vicoli coi loro tombini putrefatti di sangue e di menzogna...”

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