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  • Mare Nero

    9,50
    Mare nero parla di un “viaggio della speranza”, su una “carretta del mare”. Un gruppo di uomini, donne e bambini africani investe i propri risparmi e li mette nelle mani di delinquenti che lo caricano su una barchetta inadeguata, abbandonandola nel Mediterraneo, approssimativamente diretta verso l’Italia. Se questo contenitore lo riconosciamo e addirittura ci annoia perché televisivamente inflazionato, che cosa ci sia dentro, invece, pensandoci bene, ci sfugge. Cosa succeda davvero, cosa spinga queste persone ad affrontare un’esperienza del genere, cosa sognino, cosa temano, cosa passi loro veramente nella testa. Ebbene, il pietismo o la scandalismo televisivo non ci offrono una possibilità seria nemmeno per immaginarlo. Mare nero sì.
  • Si piange e si ride con Odorisio, in questa raccolta di racconti a tratti esilarante, a tratti commovente, soprattutto trasgressiva, fuori da ogni regola, ma lui se ne frega, è irriverente questo regista, sceneggiatore, scrittore, ma soprattutto uomo. Ed è proprio la sua umanità che emerge tra le righe dissacranti di questo scritto. Non fa sconti, non scrive per compiacerci, scrive per raccontarci la verità, in una scorribanda divertita e spietata. E poi quella donna, la Moglie del Capitano... Una verità, la sua verità, di un mondo che sembra si possa toccare, sentirne i sapori, gli odori, la musica, tutto sembra vivo intorno a noi, dentro di noi. Le fantasie dell’io narrante sono le nostre stesse fantasie, anche le più vergognose. Solo che lui ha avuto il coraggio di raccontarle, addirittura di scriverle. Ha esagerato? Sì, probabilmente sì! Ma lui è Odorisio, lui può! E noi? Noi possiamo leggerlo. E ritrovare noi stessi. E alla Moglie del Capitano piaceva fare l’amore...
  • Francesco Maria è stato costretto a rivelare la verità a Cinzia. Ora deve iniziare a percorrere la strada per essere accettato, ma gli altri non lo faranno se non si accetterà lui per primo. Nonostante sia titolare di una sartoria ben avviata, lascia il paese natio e si trasferisce dapprima in Toscana, poi a Londra, in cerca di risposte alle domande che si pone fin da adolescente e che gli impediscono di essere “libero”. Con Cinzia nel cuore, il suo sarà un lungo e impegnativo viaggio, materiale e dell’animo. Tra un trasloco e l’altro affronterà la sofferenza degli scontri quotidiani con Giacomo, cinico e ambizioso; sarà sedotto dalla schiettezza e dall’istintività del giovane Simon, decisivo per la conquista della consapevolezza di sè; scoprirà che l’amicizia e la solidarietà di Enrico e Domenico, vanno al di là delle differenze culturali, di genere e di orientamento sessuale; giungerà così a riconoscere il vero amore, realizzandosi appieno anche nel lavoro. Un’analisi puntuale di sentimenti, emozioni e dilemmi interiori di certa realtà, dall’Abruzzo al Regno Unito, dagli anni ’60 a oggi, de- scritta con abilità artigianale come quella del protagonista che costruisce il suo domani con un ago e un filo, all’interno di una società ancora cattolica e perfezionista, intrisa di profonde problematiche esisteziali spesso lasciate morire irrisolte.
  • Un’avvincente ed esplosiva galleria di sentimenti costituisce l’ordito della raccolta di racconti “Cuore a chilometro zero”. Minimo comun denominatore la parola “cuore” che, fin dal titolo, rappresenta il centro propulsivo non solo dei componimenti, ma anche della scrittura dell’autore. Il lemma “cuore”, nella silloge di Epifani, si declina in svariati modi, partendo, appunto, dall’origine, da quel chilometro zero da cui ha inizio la filiera delle emozioni e da cui si dipanano le storie, diverse, sì, ma tutte sorprendentemente affini nella ricerca del senso vero, genuino e meraviglioso, della vita. Lo stupore, l’ironia e il surreale si accompagnano alla concretezza, spesso alla banalità, del quotidiano, mettendo in luce le molteplici sfaccettature di un’umanità complessa, in bilico tra sogno e realtà, tra normalità ed eccezionalità, tra dolore e rinascita. Il volo, spesso presente nei racconti, non è un semplice atto, ma soprattutto un modo di vivere e di osservare il mondo e noi stessi scegliendo un punto di vista privilegiato. Librarsi con leggerezza nell’azzurrità del cielo come camminare tra le vie di una città significa esistere, lasciare un’impronta di sé, tracciare un segno piccolo, ma indelebile, di amore, che attraversa il tempo e la storia. Ecco, proprio di amore parla il libro: per una terra (il Salento in particolare), per una città, per un’idea, per una donna, coinvolgendo persone e territori, ideali, desideri, utopie e sogni. Tanti destinatari per un unico cuore infinito che sa contenerli tutti.
  • Il pianeta Etrar, suddiviso in dieci Regni, è sotto il dominio dell’Imperatore Nero, che ha ucciso il legittimo Sovrano assoggettando tutti i popoli e le razze per ventisei lunghi anni. Ma Solo, insieme a un gruppo di temerari compagni, decide un giorno di dare avvio alla ribellione, per donare speranza e libertà a tutti gli abitanti di Etrar. Nel X Segreto le vicende di Solo e del X Ordine si sono fermate con la conoscenza dell’enigmatico Ergit lo Gnomo. Continua in questo secondo romanzo il viaggio del variegato gruppo per liberare i Regni e conquistare le Maschere dei Re. Indovinelli, battaglie, inganni, rivelazioni, viaggi e avventure le vite sempre più porre fine al regno di terrore e morte dell’Imperatore Nero.
  • Volete sapere chi sono i piú importanti personaggi originari del vostro paese attualmente all’estero? Questo è il libro che fa per voi! E non solo per curiositá, infatti ciascuno dei 100 personaggi che compare in questo primo volume rappresenta un fantastico contatto a livello professionale. Vi sono rappresentate quasi tutte le professioni: avvocati, cuochi, finanzieri, industriali, ingegneri, medici, professori, ricercatori, ristoratori, agenti, artigiani, artisti, scienziati... A livello personale, il libro é un ottimo modo di utilizzare l’esperienza altrui come fonte di ispirazione per il proprio futuro, sia in Italia che all’estero. Ed é un “estero” che va dalla “A” (di Abu Dhabi) alla “Z” (di Zelanda). Ma anche a livello ricreativo il libro offre molto: é divertente, scorrevole, istruttivo ed anche fantasioso, se si pensa all’immaginazione, intraprendenza, tenacia e perseveranza di questi nostri corregionali che hanno raggiunto tanto successo. Un successo che, negato in Italia, li ha costretti alla cosiddetta “fuga di cervelli”, che altro non é che il termine moderno per indicare “l’emigrazione” di un tempo. Il libro si presta quindi ad essere anche un pensiero gradito per i parenti e gli amici dei personaggi trattati.
  • Amanda è la protagonista nonché voce narrante del romanzo, che pone al centro un tema delicato come quello dell’adozione. Racconterà, infatti, attraverso il suo particolare percorso di crescita le sorti di una famiglia in frantumi e quelle di un nucleo familiare che prende origine nel momento più inaspettato. Amanda nasce negli anni sessanta in una famiglia agiata e piuttosto numerosa, lei è infatti la secondogenita di quattro fratelli, ma ad appena sette anni mamma Ines muore prematuramente e suo padre Francesco Liberatore, avvocato apprezzato ma poco incline al suo ruolo di genitore, rimasto solo decide che quattro figli sono troppi a cui badare e cercherà per ognuno di loro nuove strade, tranne che per la più piccola, l’unica che sceglierà di tenere con sé. Interverrà la nonna paterna Elda, la quale dopo aver appurato le malsane intenzioni del figlio, cercherà di proteggere i nipoti anche con modi piuttosto bruschi. Si avvarrà per questo, inoltre, dell’aiuto di Luzio e Cristina, suoi amici di vecchia data che si riveleranno preziosi per le sorti di Amanda e suo fratello Giacomo, più piccolo di due anni. Luzio, in particolare, vedrà una corrispondenza di bisogni tra i due nipoti di Elda e suo fratello Vittorio che con la moglie Norma non riuscirono mai ad avere figli. I due fratellini riusciranno ad avere l’opportunità di un futuro migliore rispetto a ciò che li avrebbe attesi? Ma cosa lasceranno alle spalle? Il passato sospeso tornerà a bussare, perché le situazioni insolute chiedono ad un certo punto di essere affrontate, che si voglia o no.
  • A Climax, un piccolo paese dello stato di New York, esiste una realtà apparentemente perfetta in cui tutti si conoscono e tutti si vogliono bene, trascorrendo una vita onesta e dignitosa ma, un’improvvisa serie di eventi misteriosi quali scambi d’identità, incidenti strani, intrighi amorosi, sparizione di persone e omicidi, sconvolge la quotidianità cittadina. Trovatosi coinvolto per puro caso in una di queste situazioni, un giovane giornalista di nome Mike Molino, da poco trasferitosi in questo luogo, si improvvisa come investigatore per fare luce su questi misfatti con delle connotazioni spiccatamente noir. Le autorità locali, tramite i pochi mezzi a disposizione, conducono indagini molto superficiali e non riescono a trovare i veri responsabili. D’altra parte, Mike Molino, grazie alla sua tenacia e alla sua mente brillante, nonché alle sue doti intuitive, riesce a venire a capo dei numerosi indizi utili alla risoluzione dell’indagine. Nulla è ciò che sembra e tutto è il contrario di tutto in un posto in cui prima che arrivasse l’inaspettato, sembrava essere immune alla violenza e al crimine più efferato.
  • Una madre, una figlia. Un destino segnato. Un sogno infranto che riprende vita dopo molti anni per realizzarsi finalmente con un abito nuovo. Lo sport, la ginnastica ritmica nello specifico, come mezzo per affinare la resilienza, qualità che poi si rivela preziosa in ogni campo. Una grande amicizia e un mistero che tormenterà Rosa per ben ventitré anni. “A ritmo di cuore”, il segreto che la protagonista possiede per eseguire al meglio i propri esercizi, l’unico modo che ha l’uomo per percorrere la vita assaporandola fino in fondo.
  • Solo grazie

    15,00
    Dal 5 aprile 2014 una gioia grande invade il mio cuore e quello dei miei familiari. Una gioia che mi incita a percorrere la strada indicatami da don Danilo Belotti, ossia quella di mettere su carta, per quanto è possibile, gli eventi che stanno “rinnovando” la mia vita. Voglio urlare al mondo la mia gioia. Il 5 aprile 2014 ho visto mio figlio Evan volare nel Cielo e raggiungere il Paradiso. Non sono una scrittrice, sono solo una mamma che attraverso queste righe vuole raccontare un’esperienza meravigliosa di cui Dio le ha fatto dono. [...] Questo testo si presenta come un insieme di ricordi, testimonianze, episodi, poesie, frasi, segni e simboli, un insieme di pezzi che compongono la storia mia e di Evan.
  • Volete venire in giro per il mondo insieme a me? Scopriremo posti meravigliosi e i loro abitanti. Prenderemo aerei, navi, treni, ogni tipo di mezzo, comprese le nostre zampette. Vi va di camminare un pochino? Ne varrà sicuramente la pena! Percorreremo i continenti in lungo e in largo, alla scoperta delle più grandi città del mondo, ma anche di quei posticini nascosti, che custodiscono la loro bellezza lontano dalla confusione delle grandi metropoli. Andiamo, non perdiamo altro tempo, il viaggio è lungo!
  • La più incantevole e desiderabile di tutte le creature che abitano il firmamento porta il nome di una stella, anzi di due: è Mesarthim l’Arietide, musicista e cantastorie. Non ha sesso né età, esiste da sempre, si sposta incessantemente da un pianeta all’altro girando per le corti e per le piazze aliene senza fermarsi mai troppo a lungo nello stesso luogo. D’aspetto magnifico e di talento eccelso, ma dal carattere altezzoso e vendicativo, con la sua musica è capace di sedurre genti d’ogni dove, di commuovere tiranni capricciosi, di punire sfrontati detrattori e liberare civiltà oppresse. Ma più di tutto è la nostalgia di una casa mai vista che l'induce a rimettersi in viaggio nel perenne desiderio di trovarsi altrove, alla ricerca di un posto al quale finalmente appartenere – una ricerca che Mesarthim porterà avanti con testardaggine, a qualsiasi prezzo.
  • Nell’estate del 2018 la quiete di una piccola cittadina abruzzese è sconvolta dalla sparizione di Lanfranco Tozzi personaggio molto noto per i suoi recentissimi trascorsi in campionati nazionali di pallavolo. Particolarmente turbato dall’accaduto è Giulio Fantini, protagonista del romanzo, farmacista, che con il Tozzi nutre un’amicizia dai tempi della scuola e con il quale i rapporti, seppur notevolmente diradati nel corso degli anni per gli impegni professionali di entrambi, vengono ancora mantenuti grazie alla volontà delle rispettive compagne. Purtroppo, non si tratta di una fuga volontaria come avrebbe auspicato Giulio. Il corpo esanime dell’aitante sportivo viene rinvenuto dopo tre giorni all’interno della sua autovettura in una spiaggetta solitamente frequentata da coppie clandestine. Giulio non crede a questa possibilità, comincia suo malgrado ad indagare e sin da subito si troverà di fronte ad una verità sconcertante...
  • In questo tempo, nel quale tutto il mondo si trova in grande difficoltà per la pandemia, l’autrice ha voluto regalare ai bimbi una fiaba di speranza: “Il virus con la corona regale”. Il testo, illustrato da Antonietta Evangelista, racconta l’amicizia di Marcellino con il cagnolino martino. in sogno, i due amici incontrano il Mago Biribò. dopo un lungo viaggio con i virus buoni, arrivano in cielo, dove ritrovano i nonni felici.
  • Tra ottobre 2019 e marzo 2020 Claudio Di Scanno accetta l’invito della Associazione Teatrale Pretalucente di realizzare a Gessopalena, un piccolo centro di circa 1300 abitanti in provincia di Chieti, un progetto di laboratorio che sia orientato alla realizzazione di uno spettacolo e che coinvolga, oltre agli attori della associazione, diversi cittadini del paese desiderosi di una esperienza teatrale. Motivato dal ricordo delle esperienze di regia della sacra rappresentazione della passione, evento tradizionale che a Gessopalena ha una storia di oltre 50 anni, maturate nel 2012 e nel 2018, e soprattutto dalle relazioni umane innescatesi con gli abitanti, il regista abruzzese decide di accettare l’invito per la realizzazione di un progetto teatrale con attori non professionisti, alcuni con delle esperienze amatoriali, molti altri privi di una qualsiasi preparazione. La richiesta è precisa: un progetto sulla shoah. Ignaro della grande partecipazione che la proposta avrebbe riscontrato, si conviene che il testo di partenza prescelto sarebbe stato processo a Dio di Stefano Massini. Il processo a Dio di Gessopalena avrebbe visto la luce il 29 febbraio 2020 al teatro comunale “Gennaro Finamore” di Gessopalena e avrebbe stimolato nel regista abruzzese una riflessione sulla esperienza di un “teatro comunitario” capace di riallacciare alcuni fili del suo lungo percorso artistico.
  • Cara Nic... il fenomeno della violenza sulle donne è ancora in gran parte ignoto e nascosto perché il più delle volte non denunciato dalle vittime... ed è solo per cause esterne che può venire a galla... cambiare mentalità, modi di pensare, atteggiamenti e retaggi così perversi e crudeli è opera ardua, ma voglio con tutta me stessa metterti in guardia affinché tu possa vivere felice da donna libera, fiera di fare le tue scelte senza condizionamenti, di non accontentarti di chiunque ma di innamorarti di un uomo che ti rispetti sempre e che sappia apprezzarti per quello che sei. La vita non è quella delle favole e difficilmente incontrerai il principe azzurro a meno che non sia carnevale, ma la vita è bella e degna di essere vissuta al massimo senza mai arrendersi perché non sempre tutto è quel che sembra e che ogni cosa prima di giudicarla va vissuta. Ci sono poi cose che mi auguro tu viva, altre che tu possa solo conoscerle ed infine alcune che spero non vivrai mai. Adesso non imbronciarti per favore ed ascoltami come solo tu sai fare, perché è di queste ultime che ti voglio parlare.
  • Marino Valentini esce fuori dagli schemi usuali di saggistica e, attraverso un personalissimo approccio descrittivo, riporta la storia di Chieti analizzando taluni fatti realmente accaduti e talaltri personaggi realmente vissuti che hanno in comune la caratteristica di essere poco conosciuti ai più, se non del tutto ignoti. Cinquanta capitoli corrispondenti ad altrettanti eventi che hanno in Chieti e il suo territorio, il comune denominatore e che vengono narrati in un taglio espositivo quasi giornalistico. Le storie riportate sul libro, parafrasando un best seller, potrebbero essere idealmente rappresentate come cinquanta sfumature di teatinità, a testimonianza dell’amore per la città di Chieti, che i capitoli del volume sprigionano e che interpretano il non celato sentimento dell’autore per la sua terra.
  • Stefano è un pianista di successo che, separato dalla moglie, continua a inseguire il sogno di un’ambiziosa opera sinfonica. Una sera, dopo un concerto, la moglie torna a trovarlo, vorrebbe metterlo in guardia, non sa neanche lei da cosa, lo aveva promesso alla madre di lui prima che morisse. Un evento tragico giunge così a sconvolgere la vita di Stefano che, in preda allo sconforto, nonostante l’assistenza della ex moglie, non riesce a reagire, e si lascia andare sempre di più. Intanto una misteriosa presenza comincia a incombere sulle loro vite, forse l’anima di un compositore amico di famiglia, dalla cui figura Stefano è ossessionato. Nonostante tutto, alla fine, la salvezza potrebbe giungere dalla musica stessa, quando tutti i nodi dell’intricata vicenda cominceranno a sciogliersi.
  • Massimiliano, trentino d’adozione, è un geologo appassionato di montagne da poco andato in pensione. Separato e con un figlio che vive in Spagna da diversi anni, è rimasto praticamente solo e deve rifarsi una vita. Porta con sé però un grave dolore: due anni prima un incidente sulla neve gli ha portato via Elena, la sua compagna, l’amore della sua vita. Da allora sembra che per lui non ci sia più alcuna felicità ed è arrivato a fuggire dai monti, e si è chiuso definitivamente in se stesso. La lettura di un libro tuttavia gli ridona la voglia di ricominciare, rispolverando un progetto che aveva in mente di realizzare proprio con Elena: prendere in gestione un rifugio in montagna. Massimiliano si trasferisce quindi in Abruzzo, sua regione natale, per diventare gestore di una piccola baita nel cuore della Majella. Un rifugio con vista mare, di cui anche la sua compagna era innamorata! Da lì prende avvio una nuova vita per lui, una vita da rifugista. Così fra tramonti e bufere, camminate e sciate, con l’alternarsi delle stagioni nel lento scorrere del tempo, Massimiliano riscopre sé stesso. Ma dopo varie vicissitudini e grandi cambiamenti, un evento stravolgerà tutta la sua vita.
  • E’ l’alba, l’odore del pane appena sfornato invade la stanza dove l’Autore sta dormendo ed evoca i ricordi dell’infanzia trascorsa nella casa di famiglia a Giulianova. Nel sogno, si riscopre ragazzo e si trova a rivivere una calda giornata estiva sul porto di Giulianova in compagnia di Roberto, un vecchio marinaio che gli narra storie di un tempo lontano e descrive la dura vita degli uomini e delle donne della vecchia Giulianova, che fa da sfondo a tutte le vicende narrate. Attraverso gli ammonimenti di Roberto si svela la visione della vita dell’Autore, concepita come una stratificazione di esperienze, sentimenti, amori, dolori che si trasferiscono attraverso le generazioni, come fili invisibili che si dipanano da quelle vite, si intrecciano e riannodano, riconsegnandoci la memoria di chi ci ha preceduto. Valori eterni che ci pongono davanti al mistero della vita e della morte che è, e sempre sarà, anche il mistero insolubile dell’Uomo. Il risveglio riporta l’Autore alla realtà difficile e dura di una vita che è ormai trascorsa e ha portato con sé gioie, ma anche lutto e solitudine. L’amore supera il tempo, il dolore diviene un compagno di vita. E’ questo il messaggio di speranza che discende dalla consapevolezza di non essere mai veramente soli. In noi è vivo chi ci ha preceduto nel cammino della vita e questo ci dona la pace dell’anima se, nonostante tutto, si rimane ancora un “Pescatore di sogni”.
  • Caro nonno

    13,50
    Come è mutato il rapporto tra i nonni ed i nipoti? Valgono ancora le vecchie regole che assegnavano ai nonni il compito di trasferire conoscenze, esperienze e valori oppure oggi i giovani hanno altre fonti di informazioni e dei valori sociali? E i nonni hanno solo il compito di sitting per il dopo la scuola? L’autore ha avuto un nonno che ha saputo trasferirgli molti valori, molte conoscenze ed ha avuto un rapporto positivo con lui e con gli altri nipoti. Dopo molti anni i suoi insegnamenti gli sono tornati alla mente, tutti improvvisamente, perché ora si trova a fare il nonno a tempo pieno. Da ciò nasce la necessità di riannodare i fili della sua esperienza e del suo rapporto con il nonno. Partendo dagli episodi che hanno caratterizzato il loro rapporto, basato su insegnamenti ed esempi concreti, cerca di comprendere come avere lo stesso metodo educativo verso i nipoti. La soluzione viene trovata nell’interpretare i fenomeni con la stessa chiave di lettura che aveva il nonno, non è più solo la conoscenza il fulcro del rapporto tra nonni e nipoti, ma i valori umani e sociali, da quali sembrerebbero esclusi i figli, ma, alla fine il metodo trovato gli viene suggerito proprio dai figli.
  • Un grosso libro può essere un grande malanno, lo sosteneva Callimaco , un faro di cultura, mica un coglione! Il linguaggio da caserma si potrebbe evitare? Sono un ex militare e narro storie di guerra, di ruberie e di sesso a buon mercato, che altro vi aspettavate? Invito comunque a non ritenere affidabile la narrazione storica, mentre tutti i personaggi sono inventati, anche quando abbiano nomi di donne e uomini realmente esistiti, cui ho attribuito fatti e dichiarazioni di fantasia. Ho inoltre utilizzato Mycroft Holmes, personaggio creato da Arthur Conan Doyle, pur rinunciando al fratello Sherlock, che ho torturato abbastanza nel primo romanzo. Per quanto riguarda Ravenna ringrazio Roberto Stanghellini, che mi ha concesso le immagini della sua collezione, attraverso cui ho descritto un territorio particolare, reso tale dai boschi di pino marittimo, dai numerosi canali e dalle paludi. Merrisiano Caldironi mi ha aiutato col dialetto romagnolo, Enzo Paolini, Alfredo Del Monaco e mio fratello Raimondo devo ringraziarli invece per l’editing. La grafica è di Luciano Dionisi. Tanto premesso auguro una buona lettura.
  • “L’Africa è un gigantesco animale che non è mai rivolto verso il mare, ma questa volta l’evento fu tale che si dovette ogni scoglio voltare”. Una bambina bianca come l’avorio esce dalle onde e viene ritrovata da un pastore indigeno su una spiaggia. Doman, il saggio re dei Goring-haiqua, la cresce come una figlia, ma una profezia minaccia la prosperità e la pace della tribù ottentotta. Se la principessa Teti tornerà a bagnarsi nell’oceano per i popoli africani inizierà un’era terribile di miseria e guerre. Heitsi-Eibib, leggendario eroe degli ottentotti, farà di tutto per salvare la principessa e sottrarla ai desideri predatori del dio del mare Poseidone. Attingendo dai miti africani ed europei, giocando con il conflitto perenne tra l’Africa e il mare, che culmina con il sanguinoso sbarco dei coloni europei, evocato nell’opera dall’apparizione dell’Olandese Volante, il poeta scrive ispirato da un viaggio in Sudafrica e utilizza l’espediente letterario del “manoscritto ritrovato” per inventare una avventura fantastica alla base della nascita di una delle meraviglie della natura: la penisola del Capo di Buona Speranza.
  • É bello sapere che esistono due Abruzzo: quello in Italia e quello sparso nel resto del mondo. Il primo lo conosciamo bene perché é sempre davanti ai nostri occhi, con le sue enormi montagne, ampie spiagge, immensi parchi naturali, paesi e borghi pieni di arte, centri turistici ed eno-gastronomici, oltre che sede di una fauna eccezionale. Il secondo Abruzzo non lo vediamo ma é popolato da tanti abruzzesi quanti ce ne sono in Abruzzo, perché sparsi in tutti i paesi del mondo. Si tratta di affascinanti abruzzesi alcuni dei quali tornano in Abruzzo ogni domenica nelle pagine de Il Messaggero, poi raccolti in un volume come questo che state leggendo. Questo é un libro che vi affascinerá, non importa quale sia la pagina che avete aperto, perché lo si puó leggere anche a partire dalla fine, e si vorrebbe che l'elenco dei personaggi descritti non finisse mai.
  • “Ma tu perchè non ti fai crescere i baffi e ti metti a fare Freddie Mercury, sei uguale!” disse Franco Zanetti (direttore di Rockol) a Diego Regina. Da qui tutto ha inizio, da qui Diego Regina diventa l’interprete del repertorio dei Queen come frontman dei Regina Queen Tribute, cover band dall’incredibile seguito di pubblico e dall’inequivocabile talento che li condurrà alla finale del programma televisivo Italia’s got talent. Diego, Andrea, Davide e Damiano all’apice del successo e reduci dall’esperienza televisiva soddisfacente, tornano nel loro amato Abruzzo per pianificare le date di un tour fitto di appuntamenti, anche fuori dall’Italia. Lo scenario dentro il quale Diego si muove brilla delle migliori aspettative, una luce tanto forte da poter accecare e così in una maledetta notte di settembre, di rientro da un concerto, la macchina sulla quale viaggia la band esce fuori strada. Tutti illesi tranne Diego che riporta i danni peggiori, trauma cranico e coma, una lenta e dolorosa degenza, un conseguente cambiamento fisico e vocale. L’incidente segna la linea di confine tra un prima e un dopo. L’amore tormentato, l’assuefazione all’alcool, le notti brave diventano un ricordo malinconico e nella sua seconda esistenza Diego si scopre un uomo nuovo, attraversa il buio pesto ma con la grinta e la tenacia da rocker in fondo, mai abbandonate, ritorna ad occupare il posto d’onore nel cuore dei suoi fans. Questa è una storia intensa, fatta di musica e di sogni, forte come le emozioni più vere, potente come il coraggio.
  • Questo libro riporta la storia di Crecchio, piccolo e sperduto angolo del mezzogiorno d’Italia in Provincia di Abruzzo Citeriore, storia scritta dai suoi amministratori nei primi sessant’anni del XIX secolo. Su di essa si riflette la grande storia plasmata dalle monarchie europee in particolare quella del Regno delle due Sicilie in cui il paese era giurisdizionalmente ricompreso. I protagonisti sono i cittadini e loro rappresentanti nonché i difficili rapporti burocratici avuti da questi ultimi con le istituzioni civili ed ecclesiastiche. Capitoli di questa microstoria sono: i conflitti tra sindaci ed arcipreti; l’imposizione continua di balzelli di ogni tipo che angustiavano permanentemente la povera gente; i luttuosi eventi provocati dalle epidemie; il contrastato restauro della antica chiesa parrocchiale; le ripetute rifusioni della campana grande della chiesa matrice; i ricorrenti lavori di manutenzione e riparazione delle poche strade pubbliche esistenti occasioni di lavoro e di salario per i poveri e gli indigenti; l’endemica insufficienza di cibo; le difficoltà burocratiche incontrate per la costruzione di una strada rotabile ideata da illuminati amministratori per togliere dall’isolamento il paese situato su un colle dalle “straripevoli ripe”; il coinvolgimento della popolazione nel fenomeno del brigantaggio che tanto ha travagliato a più riprese le popolazioni del meridione d’Italia ed infine l’angosciato passaggio dalla monarchia borbonica a quella sabauda.
  • Gli occhi di Lisa rappresentano il punto di vista di persone comuni innamorate della lettura e appassionate della scrittura che hanno deciso di sperimentare le proprie capacità narrative attraverso un percorso di studio delle tecniche e delle regole che sono alla base della creazione di un racconto. Facendo riferimento prevalentemente alla percezione di ciò che ci accade intorno e alla differenza semantica tra le parole sentire e ascoltare, vedere e guardare, è possibile dare un significato diverso ad azioni e suoni, producendo contesti e mondi all’interno dei quali la fantasia può trovare una nuova dimensione in cui tramutarsi in lettera, per generare vibrazioni che corrono sul filo delle parole. Cinque autori di età ed esperienze di vita differenti, offrono al lettore la possibilità di affacciarsi sui mondi possibili che nascono e vivono intorno al personaggio “Lisa”. Un viaggio nel fantastico che, tuttavia, oltre a divertire offre ottimi spunti di riflessione sui vari aspetti della vita nei quali ognuno di noi può ritrovarsi. Fabio Di Cocco
  • Questo libro propone un viaggio attraverso il tempo per bambini e genitori: una raccolta di sei favole, ispirate a fatti realmente accaduti o leggende popolari medievali, ognuna seguita da un percorso nei luoghi della storia, corredato di foto dei siti di maggiore interesse. Un nuovo modo di viaggiare per famiglie nella natura e nell'Abruzzo antico e selvaggio. I bambini, grazie anche alla mappa inclusa, si ritroveranno così a visitare castelli magici, attraverseranno boschi incantati, incontreranno pirati, maghi, streghe e folletti, si divertiranno a rivivere le avventure dei loro coetanei protagonisti dei racconti e impareranno che: • collaborare rende felici • la volontà fa superare ogni ostacolo • disobbedire porta solo guai • il bene di tutti vale un sacrificio • spesso sono i bambini a trovare la soluzione • è l’esperienza tramandata che aiuta
  • Eracle, impazzito per volere di Hera, sua matrigna e sposa di Zeus, uccide Megara e i loro figli. Straziato dal rimorso si reca a Delfi dove l’oracolo gli ordina, per espiare la colpa, di mettersi al servizio del cugino Euristeo, re di Micene. La sua redenzione potrà avvenire soltanto attraverso il superamento di dodici fatiche. Compagno di viaggio dell’eroe è Autereo, un aedo figlio di Hermes, che, avendo ingannato il re dell’Olimpo, è stato crudelmente condannato all’oblio: indipendentemente dalle sue azioni nessuno ricorderà il suo nome. I due semidei incontreranno il giovane Teseo, la virtuosa Atalanta, il mitico Autolico e molti altri personaggi che la letteratura ha reso immortali. Attraversando l’intera Grecia e l’impero ittita, raggiungeranno le vette del Caucaso, Gibilterra e infine l’Ade in cui, grazie al percorso di crescita interiore effettuato nei loro viaggi, conosceranno cosa riserva loro il Fato. Un romanzo storico-mitologico ricco di miserie e splendori umani e celesti, pennellato con un tocco di fantasia che non stravolge la storia e consente di apprendere senza perdere la spensieratezza.

  • Una chitarra trovata tanti anni fa in un baule di un’auto, intreccia le vite e i destini di tre uomini. Si troveranno costretti a sciogliere un intrigato rebus scritto su di un pentagramma che li porterà, inevitabilmente, a intraprendere un lungo viaggio ai confini delle loro origini. Vivranno una settimana tra ilarità, sesso, inquietudini e musica. Col sottofondo delle note blu del jazz e del blues, percorreranno a ritroso la via dove nascono gli addii, con le immagini labirintiche di una sconcertante consapevolezza.

  • Le arti e la bellezza sono un esercizio autoreferenziale destinato agli intellettuali o possono concretamente aiutarci nella vita quotidiana? Esiste una forma artistica colta che possa definirsi autenticamente popolare? L’arte può cambiare il destino delle persone? Può essere un mezzo di sopravvivenza e non solo di sussistenza? Da questi ed altri innumerevoli interrogativi, oltre che da una vita trascorsa nella produzione artistica, è nata, nell’autore di questo libro, l’idea un po’ utopistica che le forme artistiche, sia per il creatore che per il fruitore, o anche per l’interprete nel caso della musica, possano essere una via di fuga essenziale nella nostra esistenza, sempre più circondata da alienazione, mercificazione, volgarità. Ha senso dire che l’arte è il cibo dell’anima? Ovviamente si, ma le arti sono molto di più: piacere, conforto, esempi e ragioni di vita, modi di cambiare il mondo. Molti intellettuali ed artisti del passato si sono chiesti se l’arte potesse essere un mezzo rivoluzionario. La domanda è mal posta, perché le arti sono un utensile che serve all’uomo per esprimere il meglio di sé e la rivoluzione sta proprio qui: si tratta di una rivoluzione interiore che ci permette di essere persone libere. Questo testo non vuole proporsi come disquisizione da esperto ma piuttosto un libretto di consigli per stare meglio mediante l’arte e la bellezza, per fuggire dalle frustrazioni del quotidiano e giungere al fine ultimo di convivere felicemente con noi stessi.
  • Demos

    16,50
    Perchè la politica tende a generare una classe dirigente sempre più mediocre, in cui alle elezioni prevalgono quasi sempre i personaggi più scaltri, subdoli ed incompetenti e non le persone più preparate, oneste e sensibili alle istanze sociali? Come è stato possibile che il sistema democratico, creato per servire gli interessi generali della collettività, si sia tramutato in un distorto apparato, il cui principale scopo è quello di massimizzare il potere, i privilegi e gli interessi personali di una casta autoreferenziale di politici di carriera? Esiste una via di uscita dall’attuale palude in cui sta degenerando il sistema democratico, o dobbiamo rassegnarci al ritorno a sistemi di governo di tipo autoritario? Questo libro cerca di rispondere a queste domande, fornendo una visione d’insieme dei tanti problemi all’origine della crisi degli attuali sistemi democratici, illustrando, nel contempo, le riforme istituzionali da adottare per trovare una soluzione positiva alla crisi ed evitare di scivolare verso derive autoritarie.
  • Sale!

    Fuoriclasse

    5,00
    “Ho scritto questo libro nell’unico modo in cui mi era possibile farlo: ascoltando i bambini che ho intorno e il bambino che è in me. Nessuno fantastica così tanto e così bene come i bambini. E l’arte, in ogni sua forma, è innanzi tutto immaginazione. Dell’arte immaginifica, i bimbi, con la loro autenticità e ingenuità, sono i geni!!! O forse i maghi! Insomma, i Fuoriclasse!!!” Rigel Bellombra
  • La Guida del Cammino è uno strumento agile, tascabile, di facile consultazione, che il pellegrino potrà portare con sé per scoprire tutte le meraviglie di un percorso unico e straordinario.  La prima parte illustra una ad una le 29 tappe (+ le 3 tappe della “Variante montana”), descrivendone le peculiarità salienti, le caratteristiche plano-altimetriche e i principali punti di interesse; per ogni tappa saranno presenti la cartina dettagliata, realizzata su base Google, e appositi focus sulle emergenze culturali più importanti, nonché brevi note sui Comuni sede di tappa. La seconda parte, invece, contiene approfondimenti sugli aspetti storico-culturali del Cammino, con alcuni brevi saggi che raccontano della millenaria presenza umana lungo il percorso: transumanza e tratturi, eremitismo e monachesimo, santuari e luoghi di culto, con un ricco apparato fotografico. Alla fine del volume ci sono notizie utili, raccomandazioni, consigli e suggerimenti per chi si mette in cammino. Uno strumento indispensabile, che accompagnerà il pellegrino dalla partenza all’arrivo.
  • Ritornato a Roma dopo qualche giorno di riposo passato in Toscana in compagnia della bella Teresa, il commissario Trevi si ritrova catapultato in un nuovo caso. Un suo amico che lavora al Quirinale è vittima di un pestaggio che lo riduce in fin di vita. Tutto quello che il commissario ha in mano per portare avanti le indagini è un nome scritto su un vecchio giornale: Aron Saimi. Tra misteriose sparizioni e personaggi di dubbia moralità, Trevi scoprirà all’interno delle stanze del Quirinale intrighi e giochi di potere che non avrebbe mai potuto immaginare.
  • Area est di Milano, notte di Natale del 1998. Un attentato dinamitardo coinvolge la guardia giurata ventisettenne Rocco Sparàno, privandolo di un occhio e dell’uso parziale della gamba. A collocare l’ordigno è stato Carlo Valmandra Bolognesi, giovane studente universitario appartenente ad una ricca famiglia borghese e militante in un gruppo anarco-insurrezionalista. Si srotolano da questo momento, e per quasi un ventennio, le vicende in parallelo dei due protagonisti, dando luogo ad un confronto serrato, sebbene diseguale, con gli acuminati frammenti dell’esistenza. Sandro Galantini, al suo esordio come romanziere, pone il suo sguardo lenticolare sulle connotazioni psicologiche dei due, per taluni aspetti affini, denudandone con grande efficacia, grazie ad una scrittura assai elaborata per quanto scorrevole, gli strati più friabili ed indugiando sui tanti ed obliqui livelli della loro personalità. Rocco arriverà a scoprire l’autore dell’attentato che gli ha ipotecato la vita? E Carlo, che con la sua vittima pure condivide tormenti e graffianti ripiegamenti interiori nel contrappunto tra passato e presente, troverà mai quella metà dove giace il suo cuore? Vi sarà, insomma, la possibilità che i conti vengano in qualche modo pareggiati? Ha assenze la notte è un avvincente taccuino di viaggio: quello di esistenze in bilico tra tenebre e luce mentre il tempo, con i suoi grumi di memorie, non è che un ostinato assedio di ferite d’anima e di sottrazioni.

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