“L’abrogazione dell’amore”, portando alle estreme conseguenze i germi esistenti nella società italiana contemporanea e riprendendo episodi fondanti della nostra storia, prova a riflettere sul tema dell’amore da un punto di vista inedito.
Ne emerge un’Italia futuristica e farsesca in cui la forma prevale sulla sostanza e dove qualsiasi legge, anche la più ingiusta, può essere ammessa per il sol fatto di essere stata emanata attraverso procedimenti leciti.
Se le persone abdicano alla propria capacità di pensiero e alla libertà di scelta, se la Legge voluta dalla maggioranza prevale sul Diritto, inteso come insieme di principi irrinunciabili di civiltà, allora anche le conquiste dell’umanità possono andare perdute. E la “legge che cancella l’amore” può divenire il campo di battaglia per una guerra civile.