Agli inizi del ‘900 la Sabina e Poggio Mirteto sono stati fra i primi luoghi in Italia ad avere un cinematografo, dove venivano proiettati i primi film senza sonoro. Fra tentativi di censura e propaganda, la ditta Neroni e, in particolare, Francesco Neroni e il figlio Piero, per decenni hanno portato il cinema nella miriade di piccoli paesi della Sabina, utilizzando un proiettore montato su un vecchio sidecar della Prima guerra mondiale e in seguito su un camioncino. Le loro sale cinematografiche, allestite sia al chiuso che all’aperto, erano frequentatissime e venivano utilizzate anche per concerti, spettacoli teatrali e molto altro. Dopo la loro chiusura, la grande passione per il cinema di questa terra si è nuovamente concretizzata a partire dal 1991 attraverso la Rassegna cinematografica Grande Cinema Italiano che ancora oggi, dopo più di trent’anni, continua ad accogliere registi, attori, operatori e produttori del panorama cinematografico italiano.