Un evento inimmaginabile coglie di sorpresa il mondo e lo sconvolge: finisce l’inverno, arriva l’equinozio di marzo ma della primavera non c’è traccia. Niente gemme, niente foglie, niente fiori. Passano i giorni, le settimane, i mesi e nulla cambia. Siamo fermi al 30 febbraio, alla data che il calendario rifiuta. Si va in cerca della primavera perduta nelle creazioni che il tema ha ispirato nell’arte, nella musica, nella poesia. In un mondo aggredito da guerre, catastrofi ecologiche, degenerazione climatica, proliferazione di armamenti atomici si ipotizza un rapporto fra queste realtà e la paralisi stagionale. Ma di fronte al fenomeno la scienza è impotente, almeno fino a quando si prospetta finalmente un filo di speranza. Esile, precario, ma non c’è altro cui aggrapparsi...