• L’Inferno è una parola che descrive da sola il contenuto di questo libro: l’autrice, infatti, narra l’Inferno così come lo ha vissuto insieme al figlio David, affetto da sindrome di Asperger. L’autrice vive a stretto contatto con David, finito all’inferno senza capirne il motivo e lo segue passo per passo, insegnandogli a sopravvivere e a resistere, cercando, nel frattempo, una via di fuga, la verità e la salvezza. Con forte amore materno, nonostante tutto il tempo trascorso in una situazione di forte emarginazione, l’autrice riesce finalmente a fuggire da quell’inferno e a portare il figlio in salvo, offrendogli una scialuppa per navigare in mare aperto, verso la sua vita
  • In un percorso che si snoda lungo i tracciati antichi e contemporanei della nostra penisola, si dipanano e si dispiegano i racconti, eterogenei per stile e contenuto, raccolti in “Il tempo, gli uomini, le cose”: uno spaccato singolare e quanto mai variegato di un’Italia passata, presente e futura, scrigno di sentimenti, emozioni, fatti storici, storie picco- le e grandi, reali e inventate. Il riferimento all’Italia, benché sempre presente, diventa il più delle volte solo il pretesto, l’occasione, il trampolino di lancio per narrare, per avventurarsi nei meandri di una parola che vuole farsi, a seconda dei casi, testimonianza, vento buono, pietra d’inciampo, denuncia o speranza. Segno. Piccolo baluardo che si opponga e resista al crudele, ma inevitabile, fluire del tempo, alla fragilità della vita, al dilagante nulla che ci circonda. Una parola, quindi, che dà voce alle più complesse e sfaccettate inquietudini emotive dell’uomo, soffermandosi e affacciandosi sui paesaggi interiori oltre a fluttuare sulle coordinate spazio-temporali di una mappa territoriale frastagliata, policroma e bellissima. In ogni modo ciascun racconto, partendo dal micro-orizzonte in cui è situato, indagando nei ripiegamenti esistenziali e intimi dei personaggi, diviene specchio e paradigma del proprio tempo, lasciando emergere in particolare l’umanità profonda e screziata delle storie, sospese tra memoria e nostalgia, tra ironia e disillusione, tra sogno e poesia. Ventinove autori sono stati selezionati in quest’antologia, frutto della prima edizione del Premio di selezione editoriale per inediti “Racconti tricolore”, ideato e organizzato dall’agenzia Scribo; ventinove scrittori che si sono cimentati con il genere del racconto breve e che hanno deciso di sfiorare e accarezzare nelle loro narrazioni i calchi antichi o più recenti di una storia comune, che si disperde nei mille imprevedibili rivoli degli eventi minori, minimi, qualche volta perduti o dimenticati, e dei moti interiori, umani. L’Italia funge qui da ampio contesto. È una scenografia che accoglie, facendosene testimone, circostanze eterogenee e diversissime. Il Bel Paese si trasforma in un teatro dei vizi e delle virtù, della meraviglia e del disincanto, della pervicacia e della resa. Gli autori antologizzati nella presente pubblicazione sono: Antonio Albanese, Salvatore Luciano Bonventre, Andrea Carloni, Stefano Carnicelli, Pablo Cerini, Adriana De Leonardis, Fabiano Di Campli, Giovanni Di Guglielmo, Luca Dragani, Irene Giancristofaro, Irene Giuffrida, Libera Iannetta, Antonio Laurino, Giorgio Lupo, Giovanni Marangio, Marilisa Munari, Umberto Nasuti, Tommaso Nidasio, Sara Palladini, Milena Privitera, Vanessa Quarantacinque, Valerio Ruggieri, Maria Scerrato, Dante Troilo, Amelia Va- lentini, Sandra Vannicola, Maria Pia Vittorini, Cristian Zulli, Giusi Zulli Marcucci.
  • Se tua figlia ti dicesse che aveva scelto ancor prima di nascere che tu saresti stata la madre, le avresti creduto? Se tua figlia ha come miglior amico un albero di quercia dal nome Switty con cui parla ed interagisce in vari modi, penseresti che è solo frutto della sua fantasia? Se tua figlia sin da piccola sa e ti dice chiaramente che ha un percorso di vita impegnativo da affrontare, le staresti vicino e la sosterresti con ogni mezzo? Aurora, ragazzina di sette anni protagonista indiscussa di questo romanzo dal ritmo narrante coinvolgente ed emozionante basato su fatti realmente accaduti, sapeva che queste domande mamma Angela non se le sarebbe mai poste. Così insieme a lei e ad altri compagni di viaggio, affronterà ostacoli e prove, tra cui una malattia che le porterà ad andare oltre il visibile, oltre la concezione umana di cura, oltre un sentimento che porta ad immergerti nel tuo Sé più profondo sino ad incontrare i propri mostri per poi riemergere, pronti a vedere la vita su un altro piano, il piano dell’Amore assoluto.
  • Questo libro riporta la storia di Crecchio, piccolo e sperduto angolo del mezzogiorno d’Italia in Provincia di Abruzzo Citeriore, storia scritta dai suoi amministratori nei primi sessant’anni del XIX secolo. Su di essa si riflette la grande storia plasmata dalle monarchie europee in particolare quella del Regno delle due Sicilie in cui il paese era giurisdizionalmente ricompreso. I protagonisti sono i cittadini e loro rappresentanti nonché i difficili rapporti burocratici avuti da questi ultimi con le istituzioni civili ed ecclesiastiche. Capitoli di questa microstoria sono: i conflitti tra sindaci ed arcipreti; l’imposizione continua di balzelli di ogni tipo che angustiavano permanentemente la povera gente; i luttuosi eventi provocati dalle epidemie; il contrastato restauro della antica chiesa parrocchiale; le ripetute rifusioni della campana grande della chiesa matrice; i ricorrenti lavori di manutenzione e riparazione delle poche strade pubbliche esistenti occasioni di lavoro e di salario per i poveri e gli indigenti; l’endemica insufficienza di cibo; le difficoltà burocratiche incontrate per la costruzione di una strada rotabile ideata da illuminati amministratori per togliere dall’isolamento il paese situato su un colle dalle “straripevoli ripe”; il coinvolgimento della popolazione nel fenomeno del brigantaggio che tanto ha travagliato a più riprese le popolazioni del meridione d’Italia ed infine l’angosciato passaggio dalla monarchia borbonica a quella sabauda.
  • Tra ottobre 2019 e marzo 2020 Claudio Di Scanno accetta l’invito della Associazione Teatrale Pretalucente di realizzare a Gessopalena, un piccolo centro di circa 1300 abitanti in provincia di Chieti, un progetto di laboratorio che sia orientato alla realizzazione di uno spettacolo e che coinvolga, oltre agli attori della associazione, diversi cittadini del paese desiderosi di una esperienza teatrale. Motivato dal ricordo delle esperienze di regia della sacra rappresentazione della passione, evento tradizionale che a Gessopalena ha una storia di oltre 50 anni, maturate nel 2012 e nel 2018, e soprattutto dalle relazioni umane innescatesi con gli abitanti, il regista abruzzese decide di accettare l’invito per la realizzazione di un progetto teatrale con attori non professionisti, alcuni con delle esperienze amatoriali, molti altri privi di una qualsiasi preparazione. La richiesta è precisa: un progetto sulla shoah. Ignaro della grande partecipazione che la proposta avrebbe riscontrato, si conviene che il testo di partenza prescelto sarebbe stato processo a Dio di Stefano Massini. Il processo a Dio di Gessopalena avrebbe visto la luce il 29 febbraio 2020 al teatro comunale “Gennaro Finamore” di Gessopalena e avrebbe stimolato nel regista abruzzese una riflessione sulla esperienza di un “teatro comunitario” capace di riallacciare alcuni fili del suo lungo percorso artistico.
  • Io e Simone

    17,00
    Sono diventato padre per caso. Il caso è sempre il momento giusto. Questo libro è nato così: ho cercato di spiegare le cose che mi sono successe in quest’ultimo anno e mezzo; ciò che stava succedendo alla mia vita si è tramutato in pensiero e scrittura. È una sorta di zibaldone, di diario, dove ho cercato, momento dopo momento, di comprendere il perché stringessi tra le braccia un essere minuscolo la cui vita dipendeva e dipende esclusivamente da me e sua madre. Non so se l’ho capito, secondo me non si capisce mai ma, di certo – in questo anno e mezzo – è cresciuta l’attesa, è cresciuto nostro figlio e sono cresciuto io. Per caso.
  • Amanda è la protagonista nonché voce narrante del romanzo, che pone al centro un tema delicato come quello dell’adozione. Racconterà, infatti, attraverso il suo particolare percorso di crescita le sorti di una famiglia in frantumi e quelle di un nucleo familiare che prende origine nel momento più inaspettato. Amanda nasce negli anni sessanta in una famiglia agiata e piuttosto numerosa, lei è infatti la secondogenita di quattro fratelli, ma ad appena sette anni mamma Ines muore prematuramente e suo padre Francesco Liberatore, avvocato apprezzato ma poco incline al suo ruolo di genitore, rimasto solo decide che quattro figli sono troppi a cui badare e cercherà per ognuno di loro nuove strade, tranne che per la più piccola, l’unica che sceglierà di tenere con sé. Interverrà la nonna paterna Elda, la quale dopo aver appurato le malsane intenzioni del figlio, cercherà di proteggere i nipoti anche con modi piuttosto bruschi. Si avvarrà per questo, inoltre, dell’aiuto di Luzio e Cristina, suoi amici di vecchia data che si riveleranno preziosi per le sorti di Amanda e suo fratello Giacomo, più piccolo di due anni. Luzio, in particolare, vedrà una corrispondenza di bisogni tra i due nipoti di Elda e suo fratello Vittorio che con la moglie Norma non riuscirono mai ad avere figli. I due fratellini riusciranno ad avere l’opportunità di un futuro migliore rispetto a ciò che li avrebbe attesi? Ma cosa lasceranno alle spalle? Il passato sospeso tornerà a bussare, perché le situazioni insolute chiedono ad un certo punto di essere affrontate, che si voglia o no.
  • Inferno

    13,50
    La madre di tutte le opere letterarie raccontata da un giovane autore che in questo volume riorganizza e ripropone la sua prima pubblicazione “L’Inferno di Dante per tutti”. Un amore nato per caso quello di Alberto Molino, che mette in prosa il capolavoro di Dante permettendone una facile comprensione a studenti e appassionati che si trovano loro malgrado a fare i conti con l’antico linguaggio dell’opera, poetico e affascinante senza dubbio, ma anche ermetico e avaro nella comprensione per tutti i non addetti ai lavori. Nella traduzione letterale dell’autore è quasi come se Dante in persona cingesse il lettore accompagnandolo nei tremendi gironi infernali, consentendogli una facile lettura e una piena comprensione dei mirabili contenuti.
  • Cecilia è una sognatrice, una che guarda il mondo come una porta da cui prima o poi entreranno opportunità, amore e felicità. Ne è sicura. Aspetta il suo momento come un regalo dovuto, e così si batte per ottenere il lavoro dei suoi sogni in un ambito, la pubblicità, che non lascia spazio a timidezza o indecisione. Deve rimboccarsi le maniche e dare il meglio di sé. Cecilia però non è sola, sa di poter contare sui suoi amici, quelli veri, quelli che la conoscono davvero e che crederanno in lei qualsiasi cosa accada. L’amore invece finora l’ha vissuto con inquietudine, la delusione per una ferita ancora aperta la frena, ma si concede attimi di leggerezza e batticuore sognando l’uomo misterioso che incontra spesso in metro e che ogni volta cerca di rincorrere con poco successo. Non esclude però l’idea di rinnamorarsi, di trovare la persona giusta con cui dare inizio a qualcosa di speciale. Quando arriva il suo momento, quando riesce a ottenere ciò che credeva di desiderare in amore e nel lavoro, inizia ad interrogarsi su ciò che realmente conta per lei e un vecchio amico, Giuseppe, le farà rivivere emozioni accantonate nel tempo. Darà ascolto a quelle sensazioni? La felicità si può trovare in treni già passati?
  • Una nuova consapevolezza, quella della protagonista del romanzo: da Kelly a Miss Bloom. Un viaggio in Italia, un sogno rivelatore, infine il ritorno ad Inveraray, il luogo d’origine. Il romanzo ripercorre alcune delle dinamiche dei suoi protagonisti, sviscerando i rapporti che li uniscono. Miss Bloom e Karl Schutzberg, due differenti passati in un unico presente, due immagini diverse riflesse in uno stesso specchio. Nuovi personaggi si affacciano all’orizzonte, nuove prove attendono Kelly, in un crescendo di situazioni drammatiche che si riveleranno fatali.
  • Rimasto seppellito per più di due millenni e riportato casualmente alla luce nel 1934, il Guerriero di Capestrano, avvolto dal mistero per la ricchezza di segreti che custodisce gelosamente, viene conquistato dalla ricorrente presenza di una giovane visitatrice nel Museo Archeologico di Chieti. Decide così di raccontarle la sua breve ma intensa vita di uomo e guerriero, dal rito di iniziazione dei giovani Vestini, al matrimonio con Ninis, allo scontro con i Marsi. Le rivelerà anche i dettagli intimi della sua duplice essenza, oggetto di annosi studi e confronti. Un intreccio delicato di scarne fonti storiche e vivace fantasia per rendere onore al simbolo del coraggio e della fierezza delle genti d’Abruzzo.
  • Uno dei motivi principali dei racconti di Federico Summa, inframezzati dalle scene disegnate da Federica Talanca, con i colori di Fabio Marinacci, potrebbe essere quello legato al tema della reincarnazione, evidente nel testo d’esordio, ma presente anche nei due fumetti. Il motivo della vita in più forme e tempi, emerge infatti come tema focale nella prima serie di strisce, intitolata Le rose del mattino, concretizzandosi nella figura dell’aquila, e ritorna, anche se appena abbozzato, nella seconda serie, I gelsomini notturni, precisamente nella figura della lince che assiste al sacrificio del partigiano. E forse sta proprio qui la grande lezione di Summa, di Talanca e Marinacci: l’esaltazione della potenza della vita e, come sua energia principale, dell’amore, potenza che consente agli esseri di trovare sempre nuove vie, nuove strade, nuovi compimenti.
  • Kelly Bloom

    12,00
    Un uomo complicato. Una ragazza di provincia. Un viaggio emotivo alla scoperta di pulsioni e desideri più profondi. Una rivelatrice presa di coscienza: da Kelly a Miss Bloom. L’ambizione della protagonista, Kelly Bloom, è quella di emanciparsi, abbandonare la vita di provincia e realizzare i propri sogni e aspirazioni. Da Inveraray, graziosa cittadina scozzese, ad Edimburgo; dall’emporio di famiglia al mondo cool degli avvocati e notai della capitale. Dalla storia d’amore con Edward al rapporto controverso con il notaio Mr. Schutzberg, dispotico datore di lavoro. Kelly Bloom è un romanzo sentimentale e psicologico, con un finale aperto che lascia nel lettore uno spiraglio per l’evoluzione successiva della storia.
  • "Di Ileana mi ha sempre colpito la determinazione nel curarsi, senza nascondere il suo problema e demotivarsi nello studio o in altre attività extrascolastiche. So infatti che è bravissima a scuola come mi hanno confermato le sue maestre. [...] Quando ho saputo che Ileana aveva scritto un libro l’ho voluto leggere immediatamente. Sono rimasto molto colpito dalla sua scrittura molto più matura di quanto ci si potrebbe aspettare a 12 anni. Ha dimostrato una sensibilità ed una profondità di pensiero fuori dal comune insieme ad una prosa piacevole ed efficace. Credo che dovrebbe assolutamente coltivare queste sue qualità”. Dott. Andrea Diociaiuti, ospedale pediatrico “Bambin Gesù” – Roma “Ho sempre pensato che i bambini affetti da un’anomalia vascolare avessero un quoziente intellettivo superiore alla media e Ileana rientra perfettamente in questo quid superiore come sta dimostrando man mano che cresce”. Dott. Piergiorgio Falappa, ospedale pediatrico “Bambin Gesù” – Roma
  • Cosa potrebbe succedere quando si incontrano un vispo bambino che vuole realizzare i suoi sogni e quelli di coloro che ama, un cervo, un pastore ragazzino, un uomo grosso e muscoloso, uno alto e ossuto e il più anziano dei boscaioli? Inizia questo avvincente viaggio insieme al piccolo Poseidone e lo scoprirai! …“a te, Vita, assegno il compito di custodire gli astri del firmamento. Nel corso dei secoli, chi riuscirà a far incontrare una Stella Alpina con una Stella Marina avrà la possibilità di raggiungere la propria Stella del Cielo e, dall’unione delle tre, potrà ricevere in dono la realizzazione di tutti i suoi sogni. Ma ricorda: se non sarai una guardiana attenta e sensibile, destinerai te stessa a non capire…”.

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