Quante e quali sono le domande di un uomo che si affaccia per la prima volta alla paternità? Com’è possibile gestire il senso di inadeguatezza e la paura che premono nel cuore come un masso incredibilmente pesante, rendendo insicure quelle braccia così virili che diventano culla per un essere così piccolo e delicato?

La risposta a queste domanda, forse, non la avremo mai. 

Ma genitori si diventa così: affrontando queste domande giorno dopo giorno.

Ed è con il libro di Giuliano Cilli, “Io e Simone”, disponibile dal 14 ottobre in tutte le librerie per la casa editrice IlViandante, che insieme all’autore percorriamo questa lunga strada fatta di perplessità e insicurezze, attraverso il suo zibaldone degli affetti, e rimanendo inermi di fronte a un tema di così grande sensibilità, in un continuo dialogo diretto con lo stesso Cilli, che in prima persona, si spoglia del suo Ego, per lasciarci osservare da vicino il nudo suo vero Io.  

Un padre si deve costruire. Attraverso il tempo, attraverso la sofferenza, attraverso l’amore. Un amore incondizionato, differente, una morsa nello stomaco a volte  difficile da digerire. Tutto il senso della vita è lì, racchiuso negli occhi di quel piccolo viso che è simile al tuo e ti ricorda chi veramente sei. 

Ed è questo che il testo di Cilli fa: rimette insieme i pezzi. E’ un romanzo di ricostruzione, questo. Un testo che naviga tra le ombre del cuore, con parole che rimettono tutto in discussione; la spasmodica ricerca di una verità, quale essa sia, di una forma di salvezza che passa attraverso le lacrime e che porta alla resa definitiva: la consapevolezza che nella paura di diventare padre, si cela il tesoro più bello e più dolce, ed è quello di lasciarsi abitare il cuore, far entrare sangue nuovo in circolazione, quel sangue che è un po’ anche tuo e che nessuno potrà mai portarti via. 

TRAMA

“Sono diventato padre per caso. Il caso è sempre il momento giusto.

Questo libro è nato così: ho cercato di spiegare le cose che mi sono successe in quest’ultimo anno e mezzo; ciò che stava succedendo alla mia vita si è tramutato in pensiero e scrittura. È una sorta di zibaldone, di diario, dove ho cercato, momento dopo momento, di comprendere il perché stringessi tra le braccia un essere minuscolo la cui vita dipendeva e dipende esclusivamente da me e sua madre. Non so se l’ho capito, secondo me non si capisce mai ma, di certo – in questo anno e mezzo – è cresciuta l’attesa, è cresciuto nostro figlio e sono cresciuto io.

Per caso.”

L’AUTORE 

Giuliano Cilli è nato in Liguria e vive in Abruzzo, vicino al mare, con la compagna Manuela e con Simone; da sempre ama entrambi i suoi luoghi, i libri e il rock & roll.

Oltre a essere un lettore seriale, con i libri ci lavora, e ora che è diventato papà di Simone ha anche cominciato a scriverli. Ha una passione speciale per le persone, quelle che ama, soprattutto, ma non solo, e per le parole, ben piantate dentro la realtà sia del quotidiano che delle emozioni.

Condividi