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“L’abrogazione dell’amore”, portando alle estreme conseguenze i germi esistenti nella società italiana contemporanea e riprendendo episodi fondanti della nostra storia, prova a riflettere sul tema dell’amore da un punto di vista inedito. Ne emerge un’Italia futuristica e farsesca in cui la forma prevale sulla sostanza e dove qualsiasi legge, anche la più ingiusta, può essere ammessa per il sol fatto di essere stata emanata attraverso procedimenti leciti. Se le persone abdicano alla propria capacità di pensiero e alla libertà di scelta, se la Legge voluta dalla maggioranza prevale sul Diritto, inteso come insieme di principi irrinunciabili di civiltà, allora anche le conquiste dell’umanità possono andare perdute. E la “legge che cancella l’amore” può divenire il campo di battaglia per una guerra civile.
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Quando bussarono alla porta, quel 21 Maggio 1938, il dottor Rémi Duvois non avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe successo. Inizia così la vicenda che lo porterà a conoscere il segreto di Desìtura, l’isola dimenticata dove le tracce di un’antica eresia, stroncata con la fiamma, si mescolano alla storia ermetica dei gemelli d’Almansa, oscuramente relegati laggiù. Duvois si troverà a ripercorrere lontani eventi della propria vita passata: l’adesione giovanile ai gruppi anarchici parigini, su cui era calata scintillante la lama della ghigliottina, e la fuga dalla Francia, nascosto nella buia stiva di un mercantile diretto a sud. In tali vicende egli compirà una parabola di maturazione e riconciliazione personale, giungendo a riscoprirsi, infine, un altro uomo. Data di pubblicazione: settembre 2024. Acquistando il libro prima di questa data effettuerai un pre-ordine, il libro sarà spedito non appena pubblicato.
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Fuori catalogoAlessio è un ragazzo sulla trentina, bello, ricco e di successo. Ma Alessio ha commesso un grande errore: si è lasciato sfuggire la donna della sua vita, Vittoria, per sposarne una che non ama, anzi disprezza. D’allora, non c’è stato giorno in cui non si sia pentito della sua scelta. Vittoria, nel frattempo, si è rifatta una vita altrove ed è felice con un altro uomo. Il destino però, si sa, alle volte ti concede un’altra possibilità. Tra esilaranti battibecchi, fortuite coincidenze, amici stravaganti che non vedono l’ora d’intromettersi, e altre rocambolesche avventure, Alessio tenterà di riconquistare il cuore dell’unica donna che abbia mai amato. Perché un uomo, quando è innamorato, sa essere più tenace di cento donne messe insieme…
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Chi lo dice che gli omicidi avvengono in posti a noi tanto distanti? Quel sabato mattina accaldato di fine maggio al Circolo Tennis non c’è praticamente nessuno, pochi intimi disposti a sudare sotto quella calura insopportabile. Tra questi, il caso ha voluto, è presente anche Giulio Fantini che, suo malgrado, diventa testimone oculare dell’assassinio del vicesindaco, nonché stimato dentista, il dottor Luigi Cottiga. Ma siamo sicuri che si tratti di una semplice casualità? È davvero solo una strana combinazione il fatto che Giulio sia presente sul luogo del crimine o chi doveva essere eliminato era qualcun altro, magari proprio lui? L’arte degli eventi a volte può sorprenderci, ma il nostro farmacista, come sempre, riuscirà a dipanare la matassa e scoprirà una storia che nasconde tanti segreti risalenti a molti anni prima.
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Arrivati all’altezza del Silven Light Bridge, nel breve tratto in cui i convogli del metrò riemergono sopra il suolo, mi incantai a vedere la città nuda che era la scenografia della mia vita. Migliaia di luci accese, le insegne scintillanti, le vetrate degli uffici ancora pieni di gente, i cantieri con le gru che gareggiavano in altezza coi grattacieli pazzi di vita... Eppure, tutte queste cose insieme non riuscivano a scalfire il fascino sordido di una città che non mostrava la sua vera anima, che affogava nei colori e annegava in una esibita sazietà la sua oscura disperazione. “Chissà”, pensavo, “cosa sta accadendo in questo preciso momento all’interno di quelle mura o al buio dei cortili, nei mille vicoli coi loro tombini putrefatti di sangue e di menzogna...”
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Piano piano, scavando tra i versi e i silenzi, tra lo stupore del mondo e i nodi dell’anima, l’autrice (di cui è bello scoprire il nome in un solo testo della raccolta) coinvolge il suo lettore, crea con lui una complicità di sguardo e di sentimento che trova solo nel paesaggio un allentarsi d’onda, un respiro di quiete. È il lago, la sua sottile malinconia che la Blanda fotografa e canta assieme, il luogo confidente della sua fatica, della ricerca di una sintonia di vita con il mondo e con le cose. Lì si profila la tenerezza, il sorriso, lì si può “abbracciare il cielo a piene mani” nell’ascolto di una armonia costantemente conquistata e perduta.
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Giacomo è un giornalista che si occupa del Mistero in una piccola emittente del Torinese e un giorno ha la grande occasione di essere ospitato nel programma del momento nella rete nazionale. L’era dei talenti è il titolo e Maria Morganti, la “Giacobbo in gonnella” come viene definita la presentatrice. Magia e mistero, persone prodigiose e un susseguirsi di avvenimenti concatenati tra loro, forniranno molte risposte, ma susciteranno nuovi dubbi nelle esistenze di Giacomo e degli altri protagonisti di questo romanzo.
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John Foster è un avvocato di successo. Conduce un’esistenza tranquilla, tra il lavoro nello studio e la vita di coppia con l’amata moglie, nella città di South Shields, in Inghilterra. Ama il mare, la vista di quell’azzurro, come i suoi occhi, è per lui fonte di pace e serenità dove potersi immergere e rifugiare. Eppure qualcosa di improvviso sembra rompere l’equilibrio che John era riuscito a costruire. L’inizio di un nuovo giorno, una lettera inaspettata. Riceverà un invito che lo porterà a tornare a rivivere il suo tormentato passato, tra orrori e disperazione, durante il Secondo Conflitto Mondiale. Un passato che aveva cercato di dimenticare, ma che, prepotentemente, torna come un’ombra nella sua vita.
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“Michele era in avanscoperta verso ogni zona erogena nascosta, come un militare in cerca della posizione migliore per attaccare il nemico. La squadra specializzata nella geolocalizzazione dei focus dell’area di guerra era diventata la punta di diamante dell’esercito del sentimento. Ma Lisa non era un nemico da combattere, Michele non l’avrebbe mai ferita. Piuttosto si strinse la presa delle loro mani, diventò forte la complicità dei loro intenti tanto da far nascere, qualche chilometro più distante dal campo base, una fortezza difesa da una gigantesca bolla profumata che fungeva da scudo. Era il loro luogo di tregua segreto.”
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Fuori catalogoSecondo secolo dopo il duemila. L’archeologia, la medicina genetica, i viaggi nello spazio, sono stati banditi, così come altre scienze. I ribelli combattono contro il regime religioso integralista che comanda in tutta l’Europa e l’Africa, per riportare la società alla verità scientifica perduta e alla democrazia. Un misterioso individuo segue gli eventi chiedendosi dove ha sbagliato e fin quanto intervenire, narrando storie di epoche lontane. Dal futuro ad un lontano passato dimenticato, fino all’origine dell’uomo. Dai miti di Atlantide, Hy Brazil, Mu. Attraverso Giordano Bruno, il colonnello Churchward, i Sumeri ed il Concilio di Nicea. Un mistero celato nel nostro DNA e da alcuni passi della genesi biblica.
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La bambina e i samurai brasiliani: una saga migratoria presenta un resoconto in cui la famiglia dell’autrice è protagonista di numerose avventure migratorie, che hanno avuto il Brasile come destinazione. Il libro racconta la saga degli immigrati italiani e giapponesi che si sono incontrati nella città di San Paolo, le cui strade e storie si sono incrociate, svolgendosi in diverse generazioni fino all’arrivo dei nipoti dell’autrice, frutto della mescolanza di etnie e culture molto comune in Brasile. Il saggio affronta la formazione di diverse diaspore migratorie in vari momenti storici, legati alla fine del XIX secolo, a tutto il XX secolo e all’inizio del XXI secolo. Questo testo, attraverso la storia, la geografia, l’economia, la politica e il diritto, consente poi di ripercorrere la storia del Brasile e tutti i momenti cruciali che i brasiliani hanno vissuto, mostrando come una nazione che ha ricevuto molti immigrati ora è diventata un paese da cui molti partono alla ricerca di nuovi orizzonti. Mostra anche il ritardo nella mescolanza tra immigrati e brasiliani, l’importanza del matrimonio nelle famiglie degli immigrati, la difficoltà di ritornare al paese d’origine, il valore della famiglia, dell’educazione come via di crescita sociale ed economica, per non parlare dell’efficienza del Brasile nel forgiare la sua “brasilianità”. In un contesto storico più ampio, questo saggio storico-sociale tratta di un tema che coinvolge confini e Stati nazionali, le cui funzioni sono in costante cambiamento in questo mondo globalizzato. Sebbene la migrazione della popolazione su scala globale sia stata considerata una minaccia per la sicurezza degli Stati nazionali negli ultimi decenni, questo documento mostra quanto siano positivi i cambiamenti culturali, sociali ed economici derivanti dai processi migratori.
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Le arti e la bellezza sono un esercizio autoreferenziale destinato agli intellettuali o possono concretamente aiutarci nella vita quotidiana? Esiste una forma artistica colta che possa definirsi autenticamente popolare? L’arte può cambiare il destino delle persone? Può essere un mezzo di sopravvivenza e non solo di sussistenza? Da questi ed altri innumerevoli interrogativi, oltre che da una vita trascorsa nella produzione artistica, è nata, nell’autore di questo libro, l’idea un po’ utopistica che le forme artistiche, sia per il creatore che per il fruitore, o anche per l’interprete nel caso della musica, possano essere una via di fuga essenziale nella nostra esistenza, sempre più circondata da alienazione, mercificazione, volgarità. Ha senso dire che l’arte è il cibo dell’anima? Ovviamente si, ma le arti sono molto di più: piacere, conforto, esempi e ragioni di vita, modi di cambiare il mondo. Molti intellettuali ed artisti del passato si sono chiesti se l’arte potesse essere un mezzo rivoluzionario. La domanda è mal posta, perché le arti sono un utensile che serve all’uomo per esprimere il meglio di sé e la rivoluzione sta proprio qui: si tratta di una rivoluzione interiore che ci permette di essere persone libere. Questo testo non vuole proporsi come disquisizione da esperto ma piuttosto un libretto di consigli per stare meglio mediante l’arte e la bellezza, per fuggire dalle frustrazioni del quotidiano e giungere al fine ultimo di convivere felicemente con noi stessi.