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  • “L’abrogazione dell’amore”, portando alle estreme conseguenze i germi esistenti nella società italiana contemporanea e riprendendo episodi fondanti della nostra storia, prova a riflettere sul tema dell’amore da un punto di vista inedito. Ne emerge un’Italia futuristica e farsesca in cui la forma prevale sulla sostanza e dove qualsiasi legge, anche la più ingiusta, può essere ammessa per il sol fatto di essere stata emanata attraverso procedimenti leciti. Se le persone abdicano alla propria capacità di pensiero e alla libertà di scelta, se la Legge voluta dalla maggioranza prevale sul Diritto, inteso come insieme di principi irrinunciabili di civiltà, allora anche le conquiste dell’umanità possono andare perdute. E la “legge che cancella l’amore” può divenire il campo di battaglia per una guerra civile.
  • Stefano è un pianista di successo che, separato dalla moglie, continua a inseguire il sogno di un’ambiziosa opera sinfonica. Una sera, dopo un concerto, la moglie torna a trovarlo, vorrebbe metterlo in guardia, non sa neanche lei da cosa, lo aveva promesso alla madre di lui prima che morisse. Un evento tragico giunge così a sconvolgere la vita di Stefano che, in preda allo sconforto, nonostante l’assistenza della ex moglie, non riesce a reagire, e si lascia andare sempre di più. Intanto una misteriosa presenza comincia a incombere sulle loro vite, forse l’anima di un compositore amico di famiglia, dalla cui figura Stefano è ossessionato. Nonostante tutto, alla fine, la salvezza potrebbe giungere dalla musica stessa, quando tutti i nodi dell’intricata vicenda cominceranno a sciogliersi.
  • Un’avvincente ed esplosiva galleria di sentimenti costituisce l’ordito della raccolta di racconti “Cuore a chilometro zero”. Minimo comun denominatore la parola “cuore” che, fin dal titolo, rappresenta il centro propulsivo non solo dei componimenti, ma anche della scrittura dell’autore. Il lemma “cuore”, nella silloge di Epifani, si declina in svariati modi, partendo, appunto, dall’origine, da quel chilometro zero da cui ha inizio la filiera delle emozioni e da cui si dipanano le storie, diverse, sì, ma tutte sorprendentemente affini nella ricerca del senso vero, genuino e meraviglioso, della vita. Lo stupore, l’ironia e il surreale si accompagnano alla concretezza, spesso alla banalità, del quotidiano, mettendo in luce le molteplici sfaccettature di un’umanità complessa, in bilico tra sogno e realtà, tra normalità ed eccezionalità, tra dolore e rinascita. Il volo, spesso presente nei racconti, non è un semplice atto, ma soprattutto un modo di vivere e di osservare il mondo e noi stessi scegliendo un punto di vista privilegiato. Librarsi con leggerezza nell’azzurrità del cielo come camminare tra le vie di una città significa esistere, lasciare un’impronta di sé, tracciare un segno piccolo, ma indelebile, di amore, che attraversa il tempo e la storia. Ecco, proprio di amore parla il libro: per una terra (il Salento in particolare), per una città, per un’idea, per una donna, coinvolgendo persone e territori, ideali, desideri, utopie e sogni. Tanti destinatari per un unico cuore infinito che sa contenerli tutti.
  • Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, torna l’antologia della poesia edizione 2019, fortemente voluta dall’editore, che ringrazio per avermi nuovamente affidato la cura di questo volume. La ricerca poetica si fa pellegrinaggio tra gli attimi ed i frammenti, fra i momenti e gli spazi, per una delicata concezione del tempo che diviene a volte circolare, a volte malinconica, nella consapevolezza che tempus fugit e che la vita abbia bisogno di momenti iniziatici, di viaggi, più nei reconditi angoli della coscienza che in luoghi turistici o cantucci geografici, quasi un perdersi per ritrovarsi, un estraniarsi per ritrovare il senso del cammino, che si fa attimo, secondo, sogno, finanche rinuncia. La lettura del testo poetico va intesa e sollecitata, allora, come emozione immediata e bisogno-piacere inesauribile, nel superamento della tradizionale esperienza del lettore catturato dal testo, con l’auspicio di una figura di lettore partecipe-cooperante, del lettore-attore e, alla luce delle più recenti acquisizioni ermeneutiche, del lettore-autore.Come è stato giustamente detto “la poesia è essenziale alla vita. Nessuno ne può fare a meno, nessuno può disconoscere la sua importanza. Guardare il mondo senza un briciolo di poesia, senza un pizzico di meraviglia, è fare di esso un luogo occasionale e inanimato”. Alla poesia, si chiede intimità, serenità, pace, tranquillità; in un’epoca impregnata di così profonde lacerazioni, di così terribili scissioni, di così tremende frantumazioni, la poesia fa da tramite per la ricostruzione, ontologica e morale, di questi nostri tempi così travagliati e questa antologia si muove in questa direzione. (Dalla prefazione di Massimo Pasqualone)
  • “Non è poi così diversa la vita quando si lotta in ciniche metropoli e ci si perde senza via d’uscita” Cosa accadrebbe se il mondo finisse all’improvviso? Ad attendere il poeta non ci sarebbe più l’inferno medievale di Dante, ma una trafficata megalopoli di oggi dove vivono, fianco a fianco, le anime dei morti e i diavoli. E chi l’avrà vinta nello scontro decisivo tra Lucifero e Dio? Con la guida di Giovanni l’Evangelista e l’aiuto di Brahma, un barboncino parlante, il poeta racconta l’avventura di un’apocalisse contemporanea, tra Santi, personaggi storici, della politica, dell’economia e dello spettacolo. Un assurdo viaggio a Dite, la città dei peccatori, in cui il presente si mischia al passato, e viceversa, nel giorno in cui si rivela il destino finale dell’umanità.
  • Questo libro propone un viaggio attraverso il tempo per bambini e genitori: una raccolta di sei favole, ispirate a fatti realmente accaduti o leggende popolari medievali, ognuna seguita da un percorso nei luoghi della storia, corredato di foto dei siti di maggiore interesse. Un nuovo modo di viaggiare per famiglie nella natura e nell'Abruzzo antico e selvaggio. I bambini, grazie anche alla mappa inclusa, si ritroveranno così a visitare castelli magici, attraverseranno boschi incantati, incontreranno pirati, maghi, streghe e folletti, si divertiranno a rivivere le avventure dei loro coetanei protagonisti dei racconti e impareranno che: • collaborare rende felici • la volontà fa superare ogni ostacolo • disobbedire porta solo guai • il bene di tutti vale un sacrificio • spesso sono i bambini a trovare la soluzione • è l’esperienza tramandata che aiuta
  • “Pappe fatate per principi e principesse” è un libro pensato per le mamme e per i loro cuccioli, poiché un sano rapporto con il cibo inizia proprio dallo svezzamento. Le ricette semplici e gli  ingredienti gustosi sono un binomio eccellente per fare dell’ora della pappa un momento di gioia. Le favole, i consigli e le interviste  fatte ai bambini contenute nel libro accompagnano il lettore e chi ascolta in un mondo fantastico. Questo piccolo manuale vuole essere un aiuto prezioso per le neo mamme e per tutta la famiglia. Ricordiamoci che mangiamo per vivere, non viviamo per mangiare. E allora prendiamo i cucchiai e andiamo alla scoperta del mondo infinito dei sapori.
  • Poesia 2018

    19,00
    In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, è stata realizzata un’antologia che raccoglie le poesie di oltre 150 autori. I poeti, provenienti da tutta Italia e da paesi quali Argentina, Iran, Spagna e Grecia solo per citarne qualcuno, hanno aderito a questo progetto poetico che ha visto la supervisione del prof. Massimo Pasqualone. Il volume riporta in copertina un dipinto del pittore Carmine Galiè, “Nuotando”. Scopri tutti gli autori presenti nel volume nella sezione Autori.
  • La più incantevole e desiderabile di tutte le creature che abitano il firmamento porta il nome di una stella, anzi di due: è Mesarthim l’Arietide, musicista e cantastorie. Non ha sesso né età, esiste da sempre, si sposta incessantemente da un pianeta all’altro girando per le corti e per le piazze aliene senza fermarsi mai troppo a lungo nello stesso luogo. D’aspetto magnifico e di talento eccelso, ma dal carattere altezzoso e vendicativo, con la sua musica è capace di sedurre genti d’ogni dove, di commuovere tiranni capricciosi, di punire sfrontati detrattori e liberare civiltà oppresse. Ma più di tutto è la nostalgia di una casa mai vista che l'induce a rimettersi in viaggio nel perenne desiderio di trovarsi altrove, alla ricerca di un posto al quale finalmente appartenere – una ricerca che Mesarthim porterà avanti con testardaggine, a qualsiasi prezzo.
  • Si piange e si ride con Odorisio, in questa raccolta di racconti a tratti esilarante, a tratti commovente, soprattutto trasgressiva, fuori da ogni regola, ma lui se ne frega, è irriverente questo regista, sceneggiatore, scrittore, ma soprattutto uomo. Ed è proprio la sua umanità che emerge tra le righe dissacranti di questo scritto. Non fa sconti, non scrive per compiacerci, scrive per raccontarci la verità, in una scorribanda divertita e spietata. E poi quella donna, la Moglie del Capitano... Una verità, la sua verità, di un mondo che sembra si possa toccare, sentirne i sapori, gli odori, la musica, tutto sembra vivo intorno a noi, dentro di noi. Le fantasie dell’io narrante sono le nostre stesse fantasie, anche le più vergognose. Solo che lui ha avuto il coraggio di raccontarle, addirittura di scriverle. Ha esagerato? Sì, probabilmente sì! Ma lui è Odorisio, lui può! E noi? Noi possiamo leggerlo. E ritrovare noi stessi. E alla Moglie del Capitano piaceva fare l’amore...
  • Nell’estate del 2018 la quiete di una piccola cittadina abruzzese è sconvolta dalla sparizione di Lanfranco Tozzi personaggio molto noto per i suoi recentissimi trascorsi in campionati nazionali di pallavolo. Particolarmente turbato dall’accaduto è Giulio Fantini, protagonista del romanzo, farmacista, che con il Tozzi nutre un’amicizia dai tempi della scuola e con il quale i rapporti, seppur notevolmente diradati nel corso degli anni per gli impegni professionali di entrambi, vengono ancora mantenuti grazie alla volontà delle rispettive compagne. Purtroppo, non si tratta di una fuga volontaria come avrebbe auspicato Giulio. Il corpo esanime dell’aitante sportivo viene rinvenuto dopo tre giorni all’interno della sua autovettura in una spiaggetta solitamente frequentata da coppie clandestine. Giulio non crede a questa possibilità, comincia suo malgrado ad indagare e sin da subito si troverà di fronte ad una verità sconcertante...
  • Le protagoniste di questo libro sono le donne. Donne che hanno vissuto sulla propria pelle la terribile esperienza di una delle due guerre che ha sconvolto il secolo scorso e oscurato la coscienza collettiva. Madri, mogli, figlie e sorelle che hanno lottato con passione e coraggio ogni singolo giorno, pur di sconfiggere la morte e, in tutto questo scenario oscuro, l’elemento centrale che rischiara le loro vite è l’amore. L’amore che si esprime in tutte le sue forme e non tiene conto dei pregiudizi dettati dall’uomo che troppo spesso si lascia trascinare dal male che lo vuole simile alla bestia. Questo romanzo è un viaggio nel cuore femminile in cui le soste diventano dialoghi tra sentimenti e necessità, incubi e sogni, speranze e timori, e sono tinte da un unico colore. Un colore che sgorga dal cuore e che annulla qualsiasi confine, anche quello che c’è tra la vita e la morte.
  • Un meteorologo si occupa del tempo quando i tempi seguono l’asse conforme alla vita ordinaria. Ma quando si trova nel mezzo di una guerra ed accerchiato in un assedio che tende a spostare le lancette dell’orologio indietro di secoli lascia perdere il suo mestiere o cerca di portarlo avanti e potenziarlo con qualcosa che non può essere colpito dalle granate, con lo spirito di libertà che preserva le consuetudini di una popolazione che nella comunanza pacata trova le energie per rispondere alla disumanità con resiliente decoro? La voce narrante del meteorologo Boban sviluppa una cronaca analitica di una lotta impari le cui immagini si snocciolano lungo un percorso individuale e pur sempre collettivo, che si sviluppa nelle lettere ad una ragazza. Anna. Gli episodi vividi manifestano l’impronta indelebile che ogni guerra lascia sull’osservatore che tenta di rimanere oggettivo. La sua città, infatti, ha subito l’assedio più lungo dei tempi contemporanei, quasi quattro anni del decennio ‘90-’99, la replica moderna di una storia antica ripetutasi tante volte prima in epoche e luoghi del globo diversi. Sull’intera narrazione risuona la domanda: «Abbiamo imparato qualcosa?»
  • Volete venire in giro per il mondo insieme a me? Scopriremo posti meravigliosi e i loro abitanti. Prenderemo aerei, navi, treni, ogni tipo di mezzo, comprese le nostre zampette. Vi va di camminare un pochino? Ne varrà sicuramente la pena! Percorreremo i continenti in lungo e in largo, alla scoperta delle più grandi città del mondo, ma anche di quei posticini nascosti, che custodiscono la loro bellezza lontano dalla confusione delle grandi metropoli. Andiamo, non perdiamo altro tempo, il viaggio è lungo!
  • Luciano Odorisio prende il tempo, beffardo e crudele, e lo ferma qui, sotto i nostri occhi, in queste pagine, come il fotogramma di un film. E ce lo racconta con fine sguardo cinematografico, lui che alla settima arte ha dedicato gran parte della sua vita. Con uno stile musicale e piacevolmente “sghembo”, ci trasporta dentro un mondo bizzarro, popolato (soprattutto nella prima parte del libro) da bandidos, cowboys poco credibili, cavalli impazziti avvolti da polvere e fango, ’mbriachi, gnoccolone con cosce e sise eccessive e registi eccentrici. Interessanti aneddoti cinematografici finiscono sempre per incrociare i ricordi della sua infanzia, comici quanto commoventi. Incontriamo personaggi singolari, macchiette che racchiudono l’anima schietta e verace della vita di provincia, protagonisti di una commedia abruzzese tutta da ridere. E ancora, figure da neorealismo accuratamente descritte, catapultate in contesti immaginari: verità e illusione s’incontrano in un gioco difficile da decifrare, ma che importa, il bello è proprio questo sconfinare nell’onirico, come accade nell’ultimo racconto, Calda Notte. Nove racconti dove l’autore cerca di dare spessore al ricordo, dilatandolo, cercando di restituire intensità a ciò che nella memoria sbiadisce. Non si può dimenticare. Se si dimentica si muore.
  • Nicola, Fausto e Sergio sono tre bambini “speciali” a causa delle loro malattie. Una leucemia, una meningite, una nascita prematura; tre storie, tre vite diverse, ma unite dallo stesso filo conduttore…la speranza nel futuro. Una continua battaglia contro la malattia, contro lo Stato e la sua burocrazia, ma soprattutto contro l’indifferenza della gente e della società. In questo libro conosceremo tre grandi guerrieri, anche se piccoli per età, ma con un coraggio da leoni. Buona lettura e buona riflessione a tutti voi.
  • La Guida del Cammino è uno strumento agile, tascabile, di facile consultazione, che il pellegrino potrà portare con sé per scoprire tutte le meraviglie di un percorso unico e straordinario.  La prima parte illustra una ad una le 29 tappe (+ le 3 tappe della “Variante montana”), descrivendone le peculiarità salienti, le caratteristiche plano-altimetriche e i principali punti di interesse; per ogni tappa saranno presenti la cartina dettagliata, realizzata su base Google, e appositi focus sulle emergenze culturali più importanti, nonché brevi note sui Comuni sede di tappa. La seconda parte, invece, contiene approfondimenti sugli aspetti storico-culturali del Cammino, con alcuni brevi saggi che raccontano della millenaria presenza umana lungo il percorso: transumanza e tratturi, eremitismo e monachesimo, santuari e luoghi di culto, con un ricco apparato fotografico. Alla fine del volume ci sono notizie utili, raccomandazioni, consigli e suggerimenti per chi si mette in cammino. Uno strumento indispensabile, che accompagnerà il pellegrino dalla partenza all’arrivo.
  • “Ma tu perchè non ti fai crescere i baffi e ti metti a fare Freddie Mercury, sei uguale!” disse Franco Zanetti (direttore di Rockol) a Diego Regina. Da qui tutto ha inizio, da qui Diego Regina diventa l’interprete del repertorio dei Queen come frontman dei Regina Queen Tribute, cover band dall’incredibile seguito di pubblico e dall’inequivocabile talento che li condurrà alla finale del programma televisivo Italia’s got talent. Diego, Andrea, Davide e Damiano all’apice del successo e reduci dall’esperienza televisiva soddisfacente, tornano nel loro amato Abruzzo per pianificare le date di un tour fitto di appuntamenti, anche fuori dall’Italia. Lo scenario dentro il quale Diego si muove brilla delle migliori aspettative, una luce tanto forte da poter accecare e così in una maledetta notte di settembre, di rientro da un concerto, la macchina sulla quale viaggia la band esce fuori strada. Tutti illesi tranne Diego che riporta i danni peggiori, trauma cranico e coma, una lenta e dolorosa degenza, un conseguente cambiamento fisico e vocale. L’incidente segna la linea di confine tra un prima e un dopo. L’amore tormentato, l’assuefazione all’alcool, le notti brave diventano un ricordo malinconico e nella sua seconda esistenza Diego si scopre un uomo nuovo, attraversa il buio pesto ma con la grinta e la tenacia da rocker in fondo, mai abbandonate, ritorna ad occupare il posto d’onore nel cuore dei suoi fans. Questa è una storia intensa, fatta di musica e di sogni, forte come le emozioni più vere, potente come il coraggio.
  • La consueta leggerezza di una tranquilla estate cilentana viene offuscata dal ritrovamento sulla spiaggia del corpo senza vita di un giovane uomo. Un omicidio inspiegabile e oscuro, reso ancor più inesplicabile dalla penuria di indizi, primo fra tutti l’identità ignota della vittima. Inizia così la prima indagine del vicequestore Gabriele Pasini, poliziotto intuitivo e perspicace, dotato di un grande senso del dovere e segnato da esperienze forti e devastanti dalle quali non si è mai del tutto ripreso. Incubi notturni animano i suoi sogni, fantasmi tremendi si agitano nella sua mente alterata e fiaccata dalle vicende del passato, mostri che il mite e professionale dottore Giuseppe Guerra, suo amico e psichiatra, cerca di aiutarlo a superare. Di poche parole, coriaceo e tenero al tempo stesso, il vicequestore di Vallodiano è anche estremamente sensibile al fascino femminile. Il gentil sesso, d’altro canto, è attratto dal senso di sicurezza che Pasini sa infondere: Amelia, giovane e testarda, Monica, seducente e irresistibile, la collega Valeria, la misteriosa e indimenticabile Sophie... Quale sarà la donna che saprà fare breccia nel cuore impavido e passionale, ma sentimentalmente volubile, del vicequestore? Tra scoperte, rivelazioni, tracce e una serie di colpi di scena, il caso dell’uomo assassinato sulla spiaggia diventa più di un semplice delitto da risolvere, intrecciando e ricongiungendo vite, storie, ricordi, e coinvolgendo in prima persona lo stesso Pasini, in un denso e serrato percorso di ricerca mai scontato e dalla conclusione originale e inattesa. Una cosa è certa: i personaggi che l’autrice mette in campo sono emanazione dei tanti volti di un’umanità fragile e smarrita, scheggiata dal dolore. Nessuno scampa alla vita e a tutto ciò che di bello e di brutto essa porta con sé. I protagonisti di Profumo di lavanda sono, dunque, uomini e donne in cui convivono luci ed ombre, bene e male, forza e debolezza, a sottolineare come ogni individuo sia un essere enigmatico e duplice, che cela in sé sofferenza e infelicità, al di là dell’apparente normalità quotidiana. E anche l’assassino, in fondo, non sfugge a questa regola: per questo a lui va, se non il perdono, almeno l’umana pietà del consesso civile.
  • Viaggiare per scoprire luoghi mai immaginati.Viaggiare per incontrare persone diverse da noi.Viaggiare per capire che siamo immersi in un mondo ricco e colorato da custodire con coraggio, passione e tanta allegria. Girovagando per l’Abruzzo. Insieme.
  • Piano piano, scavando tra i versi e i silenzi, tra lo stupore del mondo e i nodi dell’anima, l’autrice (di cui è bello scoprire il nome in un solo testo della raccolta) coinvolge il suo lettore, crea con lui una complicità di sguardo e di sentimento che trova solo nel paesaggio un allentarsi d’onda, un respiro di quiete. È il lago, la sua sottile malinconia che la Blanda fotografa e canta assieme, il luogo  confidente della sua fatica, della ricerca di una sintonia di vita con il mondo e con le cose. Lì si profila la tenerezza, il sorriso, lì si può “abbracciare il cielo a piene mani” nell’ascolto di una armonia costantemente conquistata e perduta.
  • La silloge, “Il cielo sulle spalle”, è un viaggio ontologico, dove il bel canto di Giovanni Foresta trascina i cuori fino alla meraviglia, illuminandoli di ogni suono, di ogni palpito e, perfino donando loro quella speranza che talvolta si muove in vortici di Luce. Il testo si legge tutto d’un fiato, proprio per assaporare quelle pietanze mistiche e misteriose che rafforzano il tessuto della teologia nel poeta. La poesia scorre come un fiume in piena e travolge i lettori in un andirivieni di emozioni, come a cullare il dolce approccio che ogni lettore troverà sicuramente interessante e stimolante.
  • Una madre, una figlia. Un destino segnato. Un sogno infranto che riprende vita dopo molti anni per realizzarsi finalmente con un abito nuovo. Lo sport, la ginnastica ritmica nello specifico, come mezzo per affinare la resilienza, qualità che poi si rivela preziosa in ogni campo. Una grande amicizia e un mistero che tormenterà Rosa per ben ventitré anni. “A ritmo di cuore”, il segreto che la protagonista possiede per eseguire al meglio i propri esercizi, l’unico modo che ha l’uomo per percorrere la vita assaporandola fino in fondo.
  • "Le finalità del servizio civile universale sono la difesa non armata e non violenta della Patria, l'educazione, la pace tra i popoli, e la promozione dei valori fondativi della Repubblica. Questo per noi è molto significativo perché e un compimento proprio di quello che allora rappresentava il nostro pensiero e ci guidava nel percorso di partecipazione alla difesa della nostra Repubblica Italiana ma in modo non armato"
    Gli autori.
      Dichiarazione Audio dell'Autrice Daniela Pellicano
  • Un ragazzo dotato di autoironia e un occhio dissacrante sul mondo. Alla ricerca delle proprie radici che risulteranno essere più intricate del previsto. Dal ritmo incalzante e moderno, If then Else è un romanzo “diverso”, che rompe gli schemi e obbliga il lettore a riflettere, senza però mai perdere il sorriso.
  • Le arti e la bellezza sono un esercizio autoreferenziale destinato agli intellettuali o possono concretamente aiutarci nella vita quotidiana? Esiste una forma artistica colta che possa definirsi autenticamente popolare? L’arte può cambiare il destino delle persone? Può essere un mezzo di sopravvivenza e non solo di sussistenza? Da questi ed altri innumerevoli interrogativi, oltre che da una vita trascorsa nella produzione artistica, è nata, nell’autore di questo libro, l’idea un po’ utopistica che le forme artistiche, sia per il creatore che per il fruitore, o anche per l’interprete nel caso della musica, possano essere una via di fuga essenziale nella nostra esistenza, sempre più circondata da alienazione, mercificazione, volgarità. Ha senso dire che l’arte è il cibo dell’anima? Ovviamente si, ma le arti sono molto di più: piacere, conforto, esempi e ragioni di vita, modi di cambiare il mondo. Molti intellettuali ed artisti del passato si sono chiesti se l’arte potesse essere un mezzo rivoluzionario. La domanda è mal posta, perché le arti sono un utensile che serve all’uomo per esprimere il meglio di sé e la rivoluzione sta proprio qui: si tratta di una rivoluzione interiore che ci permette di essere persone libere. Questo testo non vuole proporsi come disquisizione da esperto ma piuttosto un libretto di consigli per stare meglio mediante l’arte e la bellezza, per fuggire dalle frustrazioni del quotidiano e giungere al fine ultimo di convivere felicemente con noi stessi.
  • L’opera ha un nucleo di partenza, costituito dal racconto “Il Testimone“, collocato storicamente più indietro rispetto agli altri e con un “sequel “diretto (ma ci sarà spazio per un racconto intermedio) ne “La morte della regina“, e per argomenti e schemi comuni sono derivati tutti gli altri. L’idea di fondo è che dal ‘400 in avanti la musica abbia offerto un tramite all’alchimia per diffondersi e trasmettersi, analogamente a quanto era avvenuto con la pittura, la scultura, la poesia e l’araldica. Se però in questi altri ambiti sono apparsi studi più o meno approfonditi, per la musica ciò è avvenuto molto meno: per colmare questo vuoto, già da qualche anno l’autore si è impegnato a diffondere tramite saggi ed articoli, a stampa e su blog, i risultati di una minuziosa ricerca. Una parte di tale studio è riportata nel saggio che accompagna o più propriamente introduce e contestualizza i racconti. Questi ultimi aggiungono il fascino di una narrazione animata a dati storico-filologici forse meno solidi scientificamente, ma pur sempre interessanti come ipotesi, per di più niente affatto infondate. Nei racconti quasi tutti i personaggi sono realmente esistiti, spesso indicati con il solo nome di battesimo per lasciare al lettore la possibilità di scoprire autonomamente la loro vera identità.
  • La giustizia è un combattimento; non la si fa rispettare o stabilire senza sforzo e talvolta, pur di riuscirci, è necessario indossare una maschera, che sia di apparenza o l’oggetto concreto. Nel mitico e ingannevolmente solare Regno di Narwain, un giovane eroe lotta contro le ingiustizie e l’ipocrisia della tirannia incatenante la terra a cui appartiene questo apparente angolo di paradiso. Un raggio di luna, costretto a sbiadire di giorno e a brillare di notte. È così che si potrebbe descrivere il Vigilante Mascherato, nel bel mezzo della superficiale e corrotta città di Akhela, governata dalla crudele Fenice Bianca. Un breve, ma intenso, scontro tra bene e male, con teatro un immaginario mondo della nobiltà, creature magiche e poteri misteriosi.
  • Roma, 1985. Dopo anni difficili, la città sembra pacificata. Le vite di Elisa, studentessa di buona famiglia, Maurizio, fedele braccio destro di un piccolo malavitoso locale, e Nelson, esule brasiliano un po’ trafugatore e un po’ mercante d’arte, si intrecciano tra amicizie e amori. Hanno in comune la voglia di rifondare le loro vite e la speranza di trovare nell’altro il compimento di sé. Elisa e Nelson decidono di fidarsi di questa città e della sua magia, che però li tradirà. Dieci anni più tardi, sarà Maurizio a offrire a Elisa l’opportunità di ricominciare. Un romanzo di formazione contestualizzato in una città anch’essa in evoluzione, prodiga di promesse ed evocatrice di desideri come il canto di una sirena.
  • “L’Africa è un gigantesco animale che non è mai rivolto verso il mare, ma questa volta l’evento fu tale che si dovette ogni scoglio voltare”. Una bambina bianca come l’avorio esce dalle onde e viene ritrovata da un pastore indigeno su una spiaggia. Doman, il saggio re dei Goring-haiqua, la cresce come una figlia, ma una profezia minaccia la prosperità e la pace della tribù ottentotta. Se la principessa Teti tornerà a bagnarsi nell’oceano per i popoli africani inizierà un’era terribile di miseria e guerre. Heitsi-Eibib, leggendario eroe degli ottentotti, farà di tutto per salvare la principessa e sottrarla ai desideri predatori del dio del mare Poseidone. Attingendo dai miti africani ed europei, giocando con il conflitto perenne tra l’Africa e il mare, che culmina con il sanguinoso sbarco dei coloni europei, evocato nell’opera dall’apparizione dell’Olandese Volante, il poeta scrive ispirato da un viaggio in Sudafrica e utilizza l’espediente letterario del “manoscritto ritrovato” per inventare una avventura fantastica alla base della nascita di una delle meraviglie della natura: la penisola del Capo di Buona Speranza.
  • Cara Nic... il fenomeno della violenza sulle donne è ancora in gran parte ignoto e nascosto perché il più delle volte non denunciato dalle vittime... ed è solo per cause esterne che può venire a galla... cambiare mentalità, modi di pensare, atteggiamenti e retaggi così perversi e crudeli è opera ardua, ma voglio con tutta me stessa metterti in guardia affinché tu possa vivere felice da donna libera, fiera di fare le tue scelte senza condizionamenti, di non accontentarti di chiunque ma di innamorarti di un uomo che ti rispetti sempre e che sappia apprezzarti per quello che sei. La vita non è quella delle favole e difficilmente incontrerai il principe azzurro a meno che non sia carnevale, ma la vita è bella e degna di essere vissuta al massimo senza mai arrendersi perché non sempre tutto è quel che sembra e che ogni cosa prima di giudicarla va vissuta. Ci sono poi cose che mi auguro tu viva, altre che tu possa solo conoscerle ed infine alcune che spero non vivrai mai. Adesso non imbronciarti per favore ed ascoltami come solo tu sai fare, perché è di queste ultime che ti voglio parlare.
  • Solo grazie

    15,00
    Dal 5 aprile 2014 una gioia grande invade il mio cuore e quello dei miei familiari. Una gioia che mi incita a percorrere la strada indicatami da don Danilo Belotti, ossia quella di mettere su carta, per quanto è possibile, gli eventi che stanno “rinnovando” la mia vita. Voglio urlare al mondo la mia gioia. Il 5 aprile 2014 ho visto mio figlio Evan volare nel Cielo e raggiungere il Paradiso. Non sono una scrittrice, sono solo una mamma che attraverso queste righe vuole raccontare un’esperienza meravigliosa di cui Dio le ha fatto dono. [...] Questo testo si presenta come un insieme di ricordi, testimonianze, episodi, poesie, frasi, segni e simboli, un insieme di pezzi che compongono la storia mia e di Evan.
  • LaVulpis, War, Dedalus e Millebaci, studenti della terza Tele C dell’Istituto Tecnico Industriale “Luigi di Savoia” di Chieti, alla fine degli anni ’80 affrontano il percorso adolescenziale, alla scoperta di se stessi, dell’amicizia, dei primi amori e del sesso. Tra risate, timori e incomprensioni, la crescita avverrà attraverso il confronto con gli altri compagni di scuola, con i professori e con i genitori. All’interno della classe i quattro dovranno vedersela con Schettini Lo Stronzo, attaccabrighe e violento. Gli insegnanti Fiore e Ludovici saranno molto severi e non accetteranno giustificazioni da chi studia poco e marina le lezioni. I genitori renderanno ancor più complicata la loro vita con alte aspettative e poco gradite intromissioni. Le disavventure scolastiche non intaccheranno la genuinità dei loro sentimenti vissuti tra le note delle canzoni di quel periodo.
  • Inconciliabilità /in·con·ci·lia·bi·li·tà/ Sostantivo femminile Der. di inconciliabile Impossibilità di coesistere, derivante da motivi di contrasto. La condizione reciproca di cose fra loro inconciliabili. Perché parliamo di due realtà antitetiche. Di due pianeti differenti. Ma in fondo, anche l’uomo, un piede sulla luna è riuscito a metterlo. Ed è allora così che le vite e le carriere autoriali, di alcune delle più illustri piume del ventesimo secolo si ri-manifestano, in modo limpido, nelle gesta dei protagonisti dello sport nazional-popolare per eccellenza. Un dilettevole giuoco di associazioni e di contrapposti, per osservare il nostro calcio da un’angolazione più “intima” e magari, perché no, entrare in punta di piedi nel salotto letterario novecentesco. Data di pubblicazione: 22 febbraio 2024. Procedendo con l’acquisto prima della data di pubblicazione, sarà effettuato un pre-ordine. Il libro sarà spedito dopo la data di pubblicazione.
  • Per affrontare il blocco dello scrittore e riprendersi dopo una brutta malattia, Giulio si trasferisce a Villa Adriana. Qui, grazie ad un meraviglioso ritratto e ad una lettera d’amore ritrovata per caso, “incontra” una donna ottocentesca, Adriana De Panfilis. Rapito dalla personalità di Adriana, Giulio torna a scrivere. E lo fa rispondendo proprio a quella lettera. Ci sono amori destinati a fallire per un dispetto del destino, altri che riescono a oltrepassare le barriere del tempo e della morte. Proprio come quello che nasce fra i due protagonisti. Come per magia, la misteriosa donna risponde a Giulio scrivendo nuove e appassionate lettere. Ma com’è possibile tutto ciò? Delirio? Sortilegio? O forse l’amore, per realizzare i suoi scopi, a volte può servirsi anche di sentieri sconosciuti?
  • Fuoriclasse

    15,00
    “Ho scritto questo libro nell’unico modo in cui mi era possibile farlo: ascoltando i bambini che ho intorno e il bambino che è in me. Nessuno fantastica così tanto e così bene come i bambini. E l’arte, in ogni sua forma, è innanzi tutto immaginazione. Dell’arte immaginifica, i bimbi, con la loro autenticità e ingenuità, sono i geni!!! O forse i maghi! Insomma, i Fuoriclasse!!!” Rigel Bellombra
  • E’ l’alba, l’odore del pane appena sfornato invade la stanza dove l’Autore sta dormendo ed evoca i ricordi dell’infanzia trascorsa nella casa di famiglia a Giulianova. Nel sogno, si riscopre ragazzo e si trova a rivivere una calda giornata estiva sul porto di Giulianova in compagnia di Roberto, un vecchio marinaio che gli narra storie di un tempo lontano e descrive la dura vita degli uomini e delle donne della vecchia Giulianova, che fa da sfondo a tutte le vicende narrate. Attraverso gli ammonimenti di Roberto si svela la visione della vita dell’Autore, concepita come una stratificazione di esperienze, sentimenti, amori, dolori che si trasferiscono attraverso le generazioni, come fili invisibili che si dipanano da quelle vite, si intrecciano e riannodano, riconsegnandoci la memoria di chi ci ha preceduto. Valori eterni che ci pongono davanti al mistero della vita e della morte che è, e sempre sarà, anche il mistero insolubile dell’Uomo. Il risveglio riporta l’Autore alla realtà difficile e dura di una vita che è ormai trascorsa e ha portato con sé gioie, ma anche lutto e solitudine. L’amore supera il tempo, il dolore diviene un compagno di vita. E’ questo il messaggio di speranza che discende dalla consapevolezza di non essere mai veramente soli. In noi è vivo chi ci ha preceduto nel cammino della vita e questo ci dona la pace dell’anima se, nonostante tutto, si rimane ancora un “Pescatore di sogni”.
  • Massimiliano, trentino d’adozione, è un geologo appassionato di montagne da poco andato in pensione. Separato e con un figlio che vive in Spagna da diversi anni, è rimasto praticamente solo e deve rifarsi una vita. Porta con sé però un grave dolore: due anni prima un incidente sulla neve gli ha portato via Elena, la sua compagna, l’amore della sua vita. Da allora sembra che per lui non ci sia più alcuna felicità ed è arrivato a fuggire dai monti, e si è chiuso definitivamente in se stesso. La lettura di un libro tuttavia gli ridona la voglia di ricominciare, rispolverando un progetto che aveva in mente di realizzare proprio con Elena: prendere in gestione un rifugio in montagna. Massimiliano si trasferisce quindi in Abruzzo, sua regione natale, per diventare gestore di una piccola baita nel cuore della Majella. Un rifugio con vista mare, di cui anche la sua compagna era innamorata! Da lì prende avvio una nuova vita per lui, una vita da rifugista. Così fra tramonti e bufere, camminate e sciate, con l’alternarsi delle stagioni nel lento scorrere del tempo, Massimiliano riscopre sé stesso. Ma dopo varie vicissitudini e grandi cambiamenti, un evento stravolgerà tutta la sua vita.
  • “Michele era in avanscoperta verso ogni zona erogena nascosta, come un militare in cerca della posizione migliore per attaccare il nemico. La squadra specializzata nella geolocalizzazione dei focus dell’area di guerra era diventata la punta di diamante dell’esercito del sentimento. Ma Lisa non era un nemico da combattere, Michele non l’avrebbe mai ferita. Piuttosto si strinse la presa delle loro mani, diventò forte la complicità dei loro intenti tanto da far nascere, qualche chilometro più distante dal campo base, una fortezza difesa da una gigantesca bolla profumata che fungeva da scudo. Era il loro luogo di tregua segreto.”
  • Il libro è una raccolta di digressioni su musica, alchimia e Natale. I singoli capitoli sono tratti, con i necessari adattamenti ed integrazioni, da altrettanti ‘post’ pubblicati negli anni su ‘Chemyst’s Blog’. È arricchito da una ‘Nota Liminare’ di Marwan, il cui pseudonimo cela un’alchimista operativa con vaste conoscenze storico-archeologiche, e da una ‘Prefazione’ di Alessandro Nardin, musicologo studioso dei rapporti fra musica ed esoterismo.
  • Un tuffo nell’opera toccando con mano il vissuto dei protagonisti. L’idea di partenza, pensare il calcio come la cosa più importante tra le cose meno importanti. L’attrattiva è data dall’esistenza di personaggi veri o di fantasia che in maniera diversa e del tutto personale hanno provato e condiviso emozioni con complicità e coinvolgimento, catturando il lettore e colpendolo con la metafora che nel calcio, come nella vita solo con amore puoi giocare una partita vera. Il racconto porta i protagonisti indietro nel tempo e consente alle nuove generazioni di assaporare quel gusto per lo sport e per la vita sociale che a volte fatichiamo a spiegare ai nostri figli, la nostalgia che viviamo. Una storia Intrigante. Un libro dinamico, che consente tuttavia pause e riflessioni.
  • Volete sapere chi sono i piú importanti personaggi originari del vostro paese attualmente all’estero? Questo è il libro che fa per voi! E non solo per curiositá, infatti ciascuno dei 100 personaggi che compare in questo primo volume rappresenta un fantastico contatto a livello professionale. Vi sono rappresentate quasi tutte le professioni: avvocati, cuochi, finanzieri, industriali, ingegneri, medici, professori, ricercatori, ristoratori, agenti, artigiani, artisti, scienziati... A livello personale, il libro é un ottimo modo di utilizzare l’esperienza altrui come fonte di ispirazione per il proprio futuro, sia in Italia che all’estero. Ed é un “estero” che va dalla “A” (di Abu Dhabi) alla “Z” (di Zelanda). Ma anche a livello ricreativo il libro offre molto: é divertente, scorrevole, istruttivo ed anche fantasioso, se si pensa all’immaginazione, intraprendenza, tenacia e perseveranza di questi nostri corregionali che hanno raggiunto tanto successo. Un successo che, negato in Italia, li ha costretti alla cosiddetta “fuga di cervelli”, che altro non é che il termine moderno per indicare “l’emigrazione” di un tempo. Il libro si presta quindi ad essere anche un pensiero gradito per i parenti e gli amici dei personaggi trattati.
  • Francesco Maria è stato costretto a rivelare la verità a Cinzia. Ora deve iniziare a percorrere la strada per essere accettato, ma gli altri non lo faranno se non si accetterà lui per primo. Nonostante sia titolare di una sartoria ben avviata, lascia il paese natio e si trasferisce dapprima in Toscana, poi a Londra, in cerca di risposte alle domande che si pone fin da adolescente e che gli impediscono di essere “libero”. Con Cinzia nel cuore, il suo sarà un lungo e impegnativo viaggio, materiale e dell’animo. Tra un trasloco e l’altro affronterà la sofferenza degli scontri quotidiani con Giacomo, cinico e ambizioso; sarà sedotto dalla schiettezza e dall’istintività del giovane Simon, decisivo per la conquista della consapevolezza di sè; scoprirà che l’amicizia e la solidarietà di Enrico e Domenico, vanno al di là delle differenze culturali, di genere e di orientamento sessuale; giungerà così a riconoscere il vero amore, realizzandosi appieno anche nel lavoro. Un’analisi puntuale di sentimenti, emozioni e dilemmi interiori di certa realtà, dall’Abruzzo al Regno Unito, dagli anni ’60 a oggi, de- scritta con abilità artigianale come quella del protagonista che costruisce il suo domani con un ago e un filo, all’interno di una società ancora cattolica e perfezionista, intrisa di profonde problematiche esisteziali spesso lasciate morire irrisolte.
  • L’Inferno è una parola che descrive da sola il contenuto di questo libro: l’autrice, infatti, narra l’Inferno così come lo ha vissuto insieme al figlio David, affetto da sindrome di Asperger. L’autrice vive a stretto contatto con David, finito all’inferno senza capirne il motivo e lo segue passo per passo, insegnandogli a sopravvivere e a resistere, cercando, nel frattempo, una via di fuga, la verità e la salvezza. Con forte amore materno, nonostante tutto il tempo trascorso in una situazione di forte emarginazione, l’autrice riesce finalmente a fuggire da quell’inferno e a portare il figlio in salvo, offrendogli una scialuppa per navigare in mare aperto, verso la sua vita
  • In un percorso che si snoda lungo i tracciati antichi e contemporanei della nostra penisola, si dipanano e si dispiegano i racconti, eterogenei per stile e contenuto, raccolti in “Il tempo, gli uomini, le cose”: uno spaccato singolare e quanto mai variegato di un’Italia passata, presente e futura, scrigno di sentimenti, emozioni, fatti storici, storie picco- le e grandi, reali e inventate. Il riferimento all’Italia, benché sempre presente, diventa il più delle volte solo il pretesto, l’occasione, il trampolino di lancio per narrare, per avventurarsi nei meandri di una parola che vuole farsi, a seconda dei casi, testimonianza, vento buono, pietra d’inciampo, denuncia o speranza. Segno. Piccolo baluardo che si opponga e resista al crudele, ma inevitabile, fluire del tempo, alla fragilità della vita, al dilagante nulla che ci circonda. Una parola, quindi, che dà voce alle più complesse e sfaccettate inquietudini emotive dell’uomo, soffermandosi e affacciandosi sui paesaggi interiori oltre a fluttuare sulle coordinate spazio-temporali di una mappa territoriale frastagliata, policroma e bellissima. In ogni modo ciascun racconto, partendo dal micro-orizzonte in cui è situato, indagando nei ripiegamenti esistenziali e intimi dei personaggi, diviene specchio e paradigma del proprio tempo, lasciando emergere in particolare l’umanità profonda e screziata delle storie, sospese tra memoria e nostalgia, tra ironia e disillusione, tra sogno e poesia. Ventinove autori sono stati selezionati in quest’antologia, frutto della prima edizione del Premio di selezione editoriale per inediti “Racconti tricolore”, ideato e organizzato dall’agenzia Scribo; ventinove scrittori che si sono cimentati con il genere del racconto breve e che hanno deciso di sfiorare e accarezzare nelle loro narrazioni i calchi antichi o più recenti di una storia comune, che si disperde nei mille imprevedibili rivoli degli eventi minori, minimi, qualche volta perduti o dimenticati, e dei moti interiori, umani. L’Italia funge qui da ampio contesto. È una scenografia che accoglie, facendosene testimone, circostanze eterogenee e diversissime. Il Bel Paese si trasforma in un teatro dei vizi e delle virtù, della meraviglia e del disincanto, della pervicacia e della resa. Gli autori antologizzati nella presente pubblicazione sono: Antonio Albanese, Salvatore Luciano Bonventre, Andrea Carloni, Stefano Carnicelli, Pablo Cerini, Adriana De Leonardis, Fabiano Di Campli, Giovanni Di Guglielmo, Luca Dragani, Irene Giancristofaro, Irene Giuffrida, Libera Iannetta, Antonio Laurino, Giorgio Lupo, Giovanni Marangio, Marilisa Munari, Umberto Nasuti, Tommaso Nidasio, Sara Palladini, Milena Privitera, Vanessa Quarantacinque, Valerio Ruggieri, Maria Scerrato, Dante Troilo, Amelia Va- lentini, Sandra Vannicola, Maria Pia Vittorini, Cristian Zulli, Giusi Zulli Marcucci.

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